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FocusJunior.itGiochiIllusioni otticheRacconti di Natale: la leggenda del vischio

Racconti di Natale: la leggenda del vischio

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Il vischio è uno dei simboli del Natale. Leggi qui una leggenda che racconta la sua origine, che rende davvero speciale questo ramoscello!


Sta arrivando il Natale, carico di dolci, regali, tempo passato tutti insieme, luci, alberi e palline. E racconti. Come questo che narra la leggenda della nascita del vischio, il ramoscello natalizio per eccellenza!

La leggenda del vischio

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno. Gli affari, quel giorno, erano andati benissimo: comprando a dieci, vendendo a venti, moneta su moneta, aveva fatto un bel mucchietto di denari. Si levò. Li volle contare.

Erano monete passate chissà in quante mani, guadagnate chissà con quanta fatica. Ma quelle mani e quella fatica a lui non dicevano niente.

Il mercante non poteva dormire. Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Pareva che tutti si fossero passati la parola per partecipare a una festa.

Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò: "Fratello, - gli gridarono - non vieni?". Fratello... a lui fratello? Ma chi erano questi matti? Lui non aveva fratelli. Era un mercante; e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva.

Ma dove andavano?

Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello.

Quante volte li aveva ingannati? Comprava a dieci e rivendeva a venti. E rubava sul peso. E piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello a quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco.

Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote; anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco. Entrò nella grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. "Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami!". E proruppe in pianto.

Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.
(Fonte: Semprenatale )

 

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