Cina, IX secolo, durante gli anni della dinastia Tang: un documento descrive la principessa Tongchang giocare a carte. Per molti studiosi queste "carte" rappresentavano sia lo strumento sia la posta in gioco ed erano usate anche come moneta di scambio (ossia come "carta moneta").
In Italia, nel 1400, le carte da gioco più diffuse erano le "carticelle", mentre nelle corti giravano anche i trionfi o tarocchi, vere e proprie opere d’arte, dipinte a mano da pittori e con materiali costosissimi. Oro zecchino compreso!
Le carte da gioco sono rettangolari ma in India ne esistono anche di forma rotonda.
Oltre che per i giochi di carte, le carte da gioco sono usate dagli illusionisti e nella "cartomanzia" , ossia la pratica dei ciarlatani che sostengono di poter leggere nel futuro.
Le carte da gioco sono arrivate in Europa 400 anni dopo la diffusione in Cina, ossia attorno al XIV secolo. Il più antico mazzo di carte ritrovato in Europa si ritiene risalga agli anni tra il 1390 e il 1410, viene chiamato Italia 2 ed è conservato in Spagna.
Alcuni gruppi religiosi disapprovano il gioco delle carte perché lo considerano un peccaminoso azzardo.
Infine, come tutte le cose, anche le carte da gioco possono essere collezionate.