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Scuola a distanza: dal problema disuguaglianze all’opportunità di riformare il sistema

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Scuola a distanza: dal problema disuguaglianze all’opportunità di riformare il sistema
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La necessità di una nuova didattica dettata dall'emergenza sanitaria rischia di sfavorire ragazzi e famiglie dalle disponibilità più limitate, ma allo stesso tempo può rivelarsi l'occasione giusta per ripensare il mondo scuola. Il Forum Disuguaglianze e Diversità ha dunque lanciato un appello alle istituzioni

Nel nuovo mondo della didattica a distanza, dove oltre un miliardo e 600 milioni di studenti di 165 Paesi (dati Unesco) sono stati lasciati a casa, la forbice sociale tra ceti più abbienti e famiglie con meno disponibilità economiche rischia di allargarsi ulteriormente. Tra l'impossibilità di alcuni istituti sono in grado di offrire un'adeguata proposta di lezioni online e l'assenza di un luogo fisico in grado di includere e catalizzare attenzioni, sforzi e passioni, molti giovani hanno infatti perso l'unico strumento in loro possesso per lavorare ad un futuro migliore.

Una situazione preoccupante che ha allertato il Forum Disuguaglianze e Diversità, il quale - da sempre in prima linea contro la povertà educativa ed il fallimento educativo - ha pubblicato un documento che fotografa il panorama attuale e lancia un accorato S.O.S alle istituzioni affinché milioni di ragazzi e ragazzi non vengano più abbandonati a loro stessi.

IL CONTENUTO 

Nel documento, il FDD ha individuato tre preoccupanti conseguenze dovute alla prolungata (e per ora  ancora senza una fine certa) chiusura degli istituti:

  • La scomparsa della scuola come presidio di cittadinanza, un ruolo che - soprattutto nei quartieri e nelle periferie più degradate - rimane fondamentale per promuovere e valorizzare inclusione, cooperazione e coesione sociale.
  • L'aumento delle diseguaglianze non solo tra coloro i quali hanno i mezzi per supportare la didattica a distanza in modo adeguato (con pc, tablet e device tecnologici efficienti) e chi non ne ha le disponibilità, ma anche tra le famiglie che possono contare su un certo contesto socio-economico e coloro i quali invece rischiano di veder acuire le loro difficoltà a causa del prolungarsi dell'emergenza sanitaria.
  • La mancanza di uno spazio di confronto e di elaborazione di paure e difficoltà tra coetanei che la scuola rappresenta.

Oltre a questo però, le numerose ricerche e analisi degli esperti del Forum hanno evidenziato anche due aspetti potenzialmente positivi quali la zelante attivazione in autonomia della didattica a distanza da parte di molti istituti e il proseguimento della lotta alla povertà educativa grazie all'apporto di docenti ed enti specializzati e/o volontari.

L'APPELLO

Da qui il messaggio propositivo del documento, volto a «ripensare la scuola sulla base della grande sfida che ha davanti: contrastare e ridurre le disuguaglianze nelle opportunità d’istruzione e formazione e la povertà educativa in ogni territorio».

Per tutti questi motivi il Forum Disuguaglianze e Diversità si è appellato alle istituzioni per dare man forte al processo di crescita. Come?

- Applicando il DPCM del 17 marzo, utilizzando gli 85 milioni di € stanziati per raggiungere tutti i bambini/e e ragazzi/e ei dare continuità alla relazione educativa;
- Intervenendo nelle aree di maggiore povertà educativa e favorire ovunque la rapida distribuzione di device e offrendo adeguato supporto tecnico;
- Sostenendo l’ampliamento delle risorse in dotazione al Fondo per la lotta alla povertà educativa;
- Assicurando che le studentesse e gli studenti di origine straniera siano accompagnati da mediatori nella fruizione di lezioni trasmesse in lingua italiana;
- Sostenendo i DSA e i ragazzi con difficoltà nell'apprendimento con ore aggiuntive;
- Affrontando il tema delle valutazioni con un riconoscimento straordinario degli competenze anche informali maturate durante i mesi di assenza dalle scuole.

LEGGI QUI IL DOCUMENTO COMPLETO.

 

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