A giorni dovrebbe uscire la nuova ordinanza del Ministero per chiarire e definire l’esame di terza media ma già da ora siamo in grado di anticiparvi che ogni scuola potrà chiedere agli alunni non solo di presentare la cosiddetta “tesina” ma di discuterla davanti allo schermo.
È quanto trapela dagli uffici di viale Trastevere dove la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è al lavoro con il suo staff per scrivere il documento che farà da cornice all’esame della scuola secondaria di primo grado. Se, infatti, per la maturità, il comitato tecnico scientifico ha autorizzato l’esame in presenza, alle medie la prova non si farà come anticipato dal Decreto Scuola che prevedeva “la sostituzione dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale da parte del consiglio di classe che tiene conto altresì di un elaborato del candidato, come definito dalla stessa ordinanza, nonché le modalità e i criteri per l’attribuzione del voto finale”.
Un elaborato che ogni scuola, nell’ambito dell’autonomia, potrà dunque decidere di ricevere e valutare o di far discutere ai ragazzi nel corso di un colloquio online.
CAPITOLO VOTI
Il voto finale sarà quindi la somma dei voti presi durante la prima parte dell’anno, dell’impegno dei ragazzi nel seguire le attività proposte a distanza e della tesina che dovranno consegnare a fine anno.
Al ministero dell'Istruzione non resta che chiarire modalità e criteri per l'attribuzione del voto finale e soprattutto il tipo di elaborato che dovranno fare gli studenti che sarà comunque non diverso dalla consueta “tesina”.
IL CASO VO
D’altro canto sono molti i ragazzi che in queste settimane si sono già messi al lavoro con i loro professori per predisporre questo elaborato interdisciplinare. E c’è anche chi come l’istituto comprensivo “Lozzo Atesino” di Vo (Padova) ha deciso di fare comunque l’esame alla vecchi maniera (tre prove scritte, italiano, matematica e inglese) attraverso una simulazione. I docenti hanno deciso che quel rito era importante per i 75 ragazzi dell'ultimo anno.
E allora al via la prossima settimana, a distanza e dunque in totale sicurezza, la simulazione delle tre prove scritte esattamente come sarebbe stato nell'esame reale. Nei giorni scorsi è arrivata la circolare che spiega tutti i dettagli: quindici minuti in più per i ragazzi che dovessero avere problemi tecnici momentanei (giga terminati, connessione ballerina). Webcam puntata sugli alunni e tre docenti per classe a sorvegliarne le immagini.
«Li dividiamo in piccoli gruppi per poterli sorvegliare e chiediamo loro di tenere la telecamera accesa – ha spiegato a Radio 24 l'insegnante di inglese dell'istituto comprensivo di Lozzo Atesino, Valeria Greggio - Ci sembrava un gesto doveroso di attenzione nei loro confronti. Per il prossimo esame dovranno aspettare di avere 18 anni con l'esame di maturità, dunque togliergli questo rito di passaggio ci sembrava un limite. Fare l'esame di terza media a distanza è possibile, almeno in realtà come le nostre, in cui il dirigente scolastico si è attivato da subito per una scuola che non lasciasse indietro nessuno e fosse inclusiva. Ha infatti dotato di tablet tutti i ragazzi che ne avessero bisogno e si è assicurato che tutti avessero la connessione, perché è questo il problema principale della didattica a distanza».
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