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Didattica a distanza e DSA: suggerimenti per non lasciare indietro nessuno

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Didattica a distanza e DSA: suggerimenti per non lasciare indietro nessuno
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La necessità di ricorrere alle lezioni a distanza può mettere in difficoltà i ragazzi DSA (e non solo): ecco alcuni consigli autorevoli per gestire al meglio la situazione

Cellulare, tablet, computer, chi l'avrebbe mai detto che avrebbero sostituito banchi, lavagna e libri? E il tutto è successo da un giorno all'altro. Certo le lezioni online possono essere un diversivo stimolante, c'è tanto da imparare sulle nuove tecnologie e finalmente possiamo usare il digitale non solo per videogiochi o per le chat con gli amici.

Eppure per alcuni di noi potrebbe non essere così facile e divertente. Non siamo tutti uguali, lo sappiamo. E così pure l'apprendimento cambia da studente a studente. Ecco perché ci sono le certificazioni e i piani didattici personalizzati che si utilizzano in caso di disturbo specifico dell'apprendimento, ma anche se si viene da un altro Paese e non si conosce bene l'italiano, oppure semplicemente se ci si trova in un momento di difficoltà (per mille motivi può capitare a chiunque). E per chi è in una di queste situazioni, può essere problematico gestire tutti gli stimoli che vengono dalla didattica a distanza.

«Innanzitutto ragazzi, entrate nella classe virtuale con la voglia e la curiosità di scoprire. Queste lezioni sono un vostro diritto e dovete approfittarne il più possibile» suggerisce Alessandra Landini, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Alessandro Manzoni di Reggio Emilia e formatrice Aid (associazione italiana dislessia).

«Un altro consiglio è puntare su una buona organizzazione. Innanzitutto preparare in anticipo il collegamento per la lezione online, in modo di avere tutto pronto per tempo. Avete tutta la giornata per mettere in ordine il materiale. Pulite la scrivania, fatevi una tabella di marcia. Cercate di capire quali piattaforme si devono usare (fatevi aiutare se sono troppe da gestire). E non abbiate ansia: il docente non si è dimenticato del vostro piano didattico personalizzato e sarà suo compito continuare a fornirvi gli strumenti compensativi adeguati. E ora il suggerimento che vale più di tutti: mostratevi attivi e partecipi quando siete in chat, cercate di non distrarvi, seguite il docente e fate domande. Nella valutazione finale quest'anno conterà tantissimo l'atteggiamento che avete dimostrato durante queste lezioni un po' particolari».

IL WEB A MISURA D'INSEGNANTE

In rete c'è anche parecchio materiale che può darvi una mano.

Sul sito dell'Aid si può scaricare gratuitamente una guida sulla didattica a distanza dove sono consigliate diverse pagine web utili. Tra queste, per esempio:

Programmi educativi:
www.raiscuola.rai.it: tantissimi video e programmi educativi da guardare.

Letture ad alta voce:
https://audiolibri.org/
https://www.raiplayradio.it/programmi/adaltavoce/archivio/audiolibri/

Siti per creare mappe mentali:
Freemind: Freemind: https://freemind.it.softonic.com/
Freeplane: https://freeplane.it.uptodown.com/windows
Cayra: https://cayra.it.uptodown.com/windows
CmapTools: https://cmaptools.it.uptodown.com/windows

Altri siti ce li consiglia Cristina Fabbri, docente alla scuola primaria e formatrice Aid.

Per l'ambito linguistico:
Lezioni sul sofà: una selezione di letture di qualità fatte da attori e professionisti nel campo dell'editoria per ragazzi.

Ambito matematico scientifico:
Il piccolo Friedrich: un blog che raccoglie diverse esperienza matematiche e scientifiche. Ogni mese vengono proposte sfide divertenti a cui partecipare.

Per giocare e imparare:

Wordwall: è una community che raccoglie parecchi giochi interattivi (c'è anche una specie di Pacman): dall'analisi grammaticale alla geometria, dalle scienze alla geografia. Anche quiz con soluzioni animate. Si può scegliere il livello. Si arricchisce ogni giorno.

Per rinforzare la capacità di lettura abbiamo chiesto invece a Maria Luisa Lorusso,  psicologa, Senior Researcher e responsabile dell'Unità di ricerca dell'IRCCS E.MEDEA della "Nostra Famiglia di Bosisio Parini" che col suo team ha messo a punto due piattaforme Tachidino e Se leggo.

Tachidino, a cui si può accedere liberamente e che propone una serie di esercizi di lettura regolati in base a un algoritmo, in modo che i bambini possano tararsi al giusto livello.

Se leggo, è invece un'altra piattaforma che offre la possibilità di personalizzare il tipo di font ideale per ogni bambino con DSA.

«Spesso si parla di font ad alta leggibilità per i dislessici - spiega Lorusso - ma in realtà non esiste un unico tipo di font che sia facilitante per tutti, per questo Seleggo in collaborazione con Tachidino ha messo a punto delle procedure per determinare il font migliore per ogni soggetto».

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INOLTRE POTRESTI TROVARE MOLTO UTILE IL LINK DI INDIRE CON TANTI WEBINAR UTILI PER GLI INSEGNANTI: http://www.indire.it/la-rete-di-avanguardie-educative-a-supporto-dellemergenza-sanitaria/