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Didattica a distanza: come riassumere un’intera lezione in 15 minuti di video?

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Didattica a distanza: come riassumere un’intera lezione in 15 minuti di video?
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Le docenti Annalisa De Stasi ed Elena Conte propongono alcuni semplici consigli per rendere più efficienti le lezioni a distanza, stabilendo un metodo che aiuti gli studenti a sentirsi coinvolti e a non distrarsi troppo facilmente

Annalisa De Stasi ed Elena Conte, autrici a quattro mani del libro La scuola che fa bene, hanno recentemente pubblicato un post, in cui sintetizzano uno schema base di videolezione che può essere utile a chi si trova a riflettere su un nuovo modo di fare scuola a distanza.

Lo hanno condiviso con noi.

COME RACCHIUDERE UN’INTERA LEZIONE IN 15 MINUTI DI VIDEO?

Molti insegnanti si stanno cimentando per la prima volta con le videolezioni utilizzando app come Screencast-o-matic, che anche noi abbiamo proposto qui in un semplice tutorial. Quando arriviamo finalmente a padroneggiare l’aspetto tecnico dobbiamo tornare a ragionare sulla didattica, su una didattica ancor più efficace ora che non abbiamo i nostri ragazzi davanti a darci un feedback immediato sulla comprensione di ciò che diciamo o proponiamo (in classe parlano chiaro i visi con espressione corrugata, lo sguardo che va altrove, o quando si accasciano pian piano sul banco con la testa appoggiata sul braccio…).
Una videolezione deve essere breve, prendiamo i 15 minuti che Screencastomatic ci consente nella versione gratuita. Come organizzarli al meglio? Noi stiamo ottenendo feedback molto positivi dai ragazzi ( e dai genitori, che ormai seguono anche loro le lezioni da casa…), seguendo una semplice struttura delle videolezioni.

- Spiegazione base con Powerpoint 
Centrata su pochi punti focali dell’argomento (qualsiasi materia insegni), evidenziando e spiegando le parole-chiave, utilizzando un lessico semplice, alla portata di tutti (non possiamo ora più che mai permetterci di perdere qualcuno perché non comprende un termine e non riesce a seguire il filo del discorso), utilizzando immagini accuratamente scelte che sostengano e amplifichino il senso delle nostre parole e ripetendo i concetti importanti più volte.

- Spiegazione di una consegna semplice
In un’ottica davvero inclusiva assegniamo di base pochi esercizi in cui debbano dimostrare di aver studiato (o almeno ascoltato o letto) i contenuti della lezione.
Pochi perché a casa il tempo si dilata, ci sono i fratellini, mille distrazioni, meglio chiedere loro di dedicarci meno tempo ma insistere sulla qualità. Mostriamo loro nella videolezione come svolgere le consegne, in modo che possano concentrarsi sul cosa avendo ben chiaro il come. FACCIAMO ESEMPI. Soprattutto se insegni alla primaria, le mamme ti ringrazieranno perché a volte non capiscono neppure loro cosa bisogna fare e partono i confronti serrati nelle chat dei genitori che sfiancano mamme e papà già provati dall’avere in casa e dover seguire giorno per giorno i bambini o i ragazzi. Ma non è molto diverso per la scuola secondaria…la parola d’ordine nell’assegnare attività da svolgere deve essere: chiarezza!

- La parte più importante: qualcosa in cui possano esprimersi, metterci del loro.
Qualsiasi materia insegni, e con studenti di qualsiasi età, pensa sempre ad una parte finale della consegna in cui chiedere una loro opinione, un confronto con situazioni vissute da loro in prima persona, o di produrre un esempio nuovo, di dare un’alternativa, di scrivere cosa li ha più colpiti o incuriositi nell’ascoltare la lezione o nell’eseguire un quiz su Learning Apps, insomma qualcosa che permetta loro di aprire le ali🧚‍♀️, di non sentirsi soldatini che da casa devono solo sfornare esercizi e rispondere a test.

Sono semplici linee guida, che vanno ovviamente adattate e modulate sulla propria classe, pensando ad ognuno dei nostri studenti, e di cui il cuore è l’impostazione pedagogica che le anima. Ecco una videolezione che ho proposto seguendo questo schema per la mia classe prima di scuola secondaria di primo grado.

https://www.youtube.com/watch?v=OZHA87Y3G4Q

In altri casi la videolezione può essere focalizzata non sui contenuti della materia ma sul metodo di studio, come in questa videolezione:

https://www.youtube.com/watch?v=4f8N6qPVNAU

Importantissime per i ragazzi anche le videolezioni dedicate dall’insegnante a mostrare la correzione ragionata degli esercizi, passo passo, mettendosi empaticamente nei loro panni e immaginando le loro domande, come in questa videolezione di una cara collega, Michela Giuriato:

https://www.youtube.com/watch?v=1PTO1yfa-m8&t=39s

Siamo tutti pionieri in questo momento, e chi non era già pratico di videolezioni per la Flipped Classroom (le pagine Facebook La classe capovolta e Flipnet sono diventate ora più che mai un riferimento per tutti gli insegnanti, grazie alla generosità dei tanti formatori storici che stanno tenendo quasi giornalmente webinar gratuiti e stanno postando tutorial), sta come noi mettendo in campo ora nuove strategie e più che mai stiamo imparando di volta in volta e rapidamente dai nostri errori.

Ci riguardiamo e pensiamo “ho parlato troppo all’inizio del video”, “avrei potuto spiegare meglio questo passaggio”, “alla fine si vede che correvo per stare nei tempi”, ma non scoraggiamoci, la bussola è stare accanto ai nostri studenti, e miglioriamo on the road. I genitori ci ringraziano per la nostra presenza, gli studenti aspettano di vederci e ascoltarci come non era mai successo prima, e per noi si tratta di rimodulare la nostra presenza e di veicolare le nostre competenze attraverso canali diversi.

Professoressa Annalisa De Stasi, insegnante di Lettere presso la Scuola secondaria di primo grado  Istituto comprensivo grado “Ramiro Fabiani” di Barbarano Mossano (Vi).

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