INSEGNARE IL PROBLEM SOLVING
Saper risolvere situazioni problematiche - il cosiddetto problem solving - è un’abilità che facilita la gestione della vita quotidiana. A livello lavorativo è una dote considerata fondamentale ma, allo stesso tempo, difficile da individuare, anche se buona parte dei programmi scolastici, particolarmente quelli di matematica, prevedono di insegnare a risolvere i problemi.
È quindi chiaro che le competenze da sviluppare a scuola non dovrebbero limitarsi ai soli concetti, ma estendersi a quei processi che rinforzano le abilità di risoluzione. Ecco alcuni esempi di strategie da implementare in classe per favorire il problem solving:
1 - INSEGNAMO A COMUNICARE
Fate in modo che gli studenti articolino il loro processo di risoluzione dei problemi. Questo può essere fatto chiedendo agli studenti di fornire una “soluzione a due colonne”, cioè invitandoli a scrivere la loro soluzione mettendo tutti i calcoli in una colonna e tutti i ragionamenti fatti (espressi in frasi) nell’altra.
Questo li aiuta a pensare in modo critico alla propria soluzione dei problemi evi aiuta a identificare più facilmente dove potrebbero avere problemi. Lo stesso processo potrebbe essere incoraggiato in sessioni di tutoraggio individuale, magari chiedendo allo studente di risolvere il problema a voce alta, il che facilita la comprensione del meccanismo usato per arrivare alla soluzione finale.
2 - INCORAGGIAMO L'INDIPENDENZA, MA SENZA TEMERE IL LAVORO DI GRUPPO
Modellate il processo di problem solving, piuttosto che dare agli studenti già la risposta, e chiedete loro di fare domande o dare suggerimenti utili nel percorso. Invitateli poi a risolvere autonomamente i problemi, fornendo solo un’assistenza minima e solo quando necessario per superare gli ostacoli.
Considerate che gli studenti possono profittevolmente aiutarsi a vicenda: parlare tra di loro li aiuta a pensare in modo più critico (e a volte anche più semplice) ai passaggi necessari per risolvere un problema. Inoltre il lavoro di gruppo li aiuta a capire che i problemi spesso hanno più soluzioni possibili, e che alcune potrebbero essere più efficaci di altre.
3 - LAVORIAMO SULLE SICUREZZE
Spesso, quando si lavora sui problemi in classe, gli studenti non sono sicuri di se stessi. Questa mancanza di fiducia può ostacolare il loro apprendimento.
Come insegnanti è importante saper riconoscere quando lo studente, pur non avendo difficoltà con i concetti, si lascia condizionare dalle proprie ansie e/o insicurezze. A questo proposito risulta opportuno offrire a ciascuno studente delle certezze, magari fornendo un rinforzo positivo per fargli sapere che ha saputo padroneggiare un nuovo concetto o abilità.
4 - TRASMETTIAMO L'IMPORTANZA DEL PROCEDIMENTO
Idealmente lo studente dovrebbe, grazie agli esempi forniti in classe, imparare che la risoluzione dei problemi è un processo graduale.
Bisognerebbe quindi sottolineare che il processo per arrivare alla risposta è più importante della risposta in sé, in modo che lo studente capisca che è naturale non avere una soluzione immediata. Ciò viene appreso accettando il ritmo di ciascun bambino nel fare e trovare le risposte, minimizzando quindi la pressione che spinge a dare la risposta giusta.