I secondi mille giorni è la definizione che vogliamo dare al periodo preadolescenziale e adolescenziale. Questo perché, dopo i primi anni di vita, la preadolescenza è il secondo periodo di maggiore fragilità per lo sviluppo fisico e psicologico dei ragazzi.
Per iniziare la nostra esplorazione in questo mondo è importante distinguere i concetti di “pubertà”, che si riferisce al processo di sviluppo biologico, e “adolescenza”, che si riferisce alla struttura dello sviluppo culturalmente definita. Indipendentemente da questa distinzione sappiamo che le due categorie sono interconnesse ed entrambe sono influenzate dagli stimoli ambientali che circondano l’individuo.
È infatti in questa fase che i nostri ragazzi potrebbero sentirsi disorientati e persi perché impegnati nella ricerca della loro identità. I cambiamenti in questo periodo sono tanti: il corpo e la persona cambiano anche a causa della continua instabilità ormonale. Così i pensieri, le sensazioni, le percezioni e i desideri.
SI CRESCE INSIEME
Lo sviluppo dei nostri ragazzi non avviene in modo congiunto per tutti in tutti i processi. Sappiamo che i circuiti emotivi e ormonali vanno incontro a una crescita esponenziale nel periodo preadolescenziale. Diversamente, i circuiti del controllo e della regolazione si sviluppano più lentamente. Si spiega così il “comportamento sconsiderato” degli adolescenti e dei preadolescenti.
In questo periodo il gruppo dei pari assume un ruolo fondamentale che non è più quello di condivisione del gioco, ma di condivisione di esperienze e di desideri senza il controllo degli adulti, allo scopo di sperimentare le proprie abilità e mettere alla prova se stessi.
STIMOLI, SOCIETÀ E ADULTI
Fenomeni come l’abuso di sostanze, il rifiuto scolastico, la disobbedienza, i comportamenti provocatori potrebbero essere spiegati da un’elevata sensibilità alla stimolazione sensoriale e una relativa incapacità di autocontrollo. Allo stesso tempo la realtà attorno ai nostri ragazzi è cambiata rispetto a vent’anni fa. Il mondo di oggi, sempre più interconnesso e dominato dai media e dalle relazioni digitali, influisce sui processi maturazionali sia da un punto di vista neurobiologico sia psicologico e identitario.
La natura competitiva della società odierna e il senso di inadeguatezza di un corpo in continuo cambiamento rendono sempre più frequenti episodi di rifiuto delle sfide evolutive e il ritiro sociale. È importante saper riconoscere i possibili alert che portano al disagio, così che noi adulti possiamo sostenere i nostri ragazzi in questo periodo delicato e critico. È, infatti, la fase evolutiva più sensibile per la formazione dell’immagine di sé: un processo molto complesso e sofisticato che tiene in piedi un equilibrio strutturale.
Noi adulti, genitori e insegnanti, dobbiamo essere consapevoli della delicatezza del passaggio evolutivo vissuto dai nostri ragazzi, soprattutto oggi in cui anche gli stimoli esterni sono a un livello di complessità maggiore rispetto al passato.
Collaborazione ai testi di Annamaria Porru
Focus Scuola è il nuovo mensile per gli insegnanti del Gruppo Mondadori, un magazine rivolto a tutti i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, per aiutarli ad affrontare le nuove sfide dell’insegnamento nell’era digitale. La rivista propone approfondimenti sugli ultimi studi scientifici e pedagogici, ma anche idee di buone pratiche sperimentate in Italia e nel resto del mondo dai singoli insegnanti e fornisce spunti su didattiche innovative e sull’uso della tecnologia in classe