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La vera storia di San Valentino

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Perché gli innamorati festeggiano il giorno di San Valentino? Scopri la storia del santo Valentino, l'origine di questa tradizione e le usanze del giorno... più dolce dell'anno.

  • San Valentino
  • Premesse storiche
  • Tra storia e mito
  • Perché si scambiano regali a San Valentino?

SAN VALENTINO

Perché quando ci si ama si festeggia San Valentino? Da cosa nasce tutto questo scambio di baci, di cuori, di fiori, di biglietti di auguri (le Valentine, scopri qui quando furono inventate) e cioccolatini proprio  il 14 febbraio in occasione della festa degli innamorati?

PREMESSE STORICHE

La Chiesa cattolica, intorno al V secolo, cercò di metter fine al rito pagano per la fertilità. Fin dal IV secolo a.C. infatti, i romani pagani rendevano omaggio al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo dio venivano messi in un'urna e mescolati. Un bambino (una sorta di Cupido) poi sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto insieme.  L'anno successivo sarebbe poi ricominciato il rito con altre coppie.

La Chiesa, per rimpiazzare questo rito, trovò così un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima a Roma, il 14 febbraio del 270 d.C per ordine dell'imperatore Aureliano (anche se studi più recenti tendono a spostare la data della morte intorno alla metà del IV secolo). Il suo nome era Valentino di Interamna (ora Terni).

Il vescovo Valentino venne dunque scelto nel 496 d.C da papa Gelasio I per rimpiazzare il pagano dio Lupercus. Ma perché fu proprio il vescovo Valentino a divenire Santo patrono degli innamorati?

TRA STORIA E MITO

La prima traccia di questo Valentino di Terni compare nel Martyrologium Hieronymianum, il più antico elenco di martiri cristiani, attribuito a San Gerolamo, ma le leggende su questa figurasono tante.

La principale (a cui credono gli americani) riguarda la cosiddetta rosa della conciliazione. Secondo la leggenda, infatti, San Valentino, udendo litigare due fidanzati vicino al suo giardino, andò loro incontro sorridendo con una rosa in mano. La pace fu fatta!
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.  Svelata così anche la tradizione di regalare rose a San Valentino.

Un'altra leggenda riguarda il matrimonio tra la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino che fu causa del martirio del santo. Lei era molto malata e su preghiera dell'innamorato il vescovo li unì in matrimonio prima che la povera Serapia spirasse: come in Romeo e Giulietta!

PERCHÈ SI SCAMBIANO BIGLIETTI REGALI A SAN VALENTINO?

Lo scambio di biglietti il 14 febbraio ha due diverse spiegazioni leggendarie. La prima, la più accreditata, narra che il vescovo compì  il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo carceriere. A quest’ultima il vescovo scrisse un biglietto che recitava: "Dal tuo Valentino". Tale storia probabilmente nacque da un vero evento storico: nel 1415 infatti, il Duca d'Orleans era prigioniero degli inglesi e scrisse una lettera alla moglie chiamandola la sua «dolcissima Valentina»

L'altra leggenda racconta che  il sacerdote possedeva un grande giardino dove i bambini giocavano ogni giorno. La sera Valentino regalava loro un fiore da portare a casa. Un giorno, però, il Santo fu imprigionato. I bambini non sapevano più dove giocare!

Due piccioni viaggiatori scapparono dal giardino del Santo e riuscirono a trovare il loro padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare. Valentino li riconobbe e legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto e, al collo dell'altro, una chiavetta. Quando i piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino!

Cosa c'era scritto nel biglietto? «A tutti i bambini che amo, dal vostro Valentino»

Collaborazione ai testi di Niccolò De Rosa

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