Può essere un raffreddore che non ti fa sentire gli odori, una brutta caduta che ti costringe a letto col piede ingessato , una supertimidezza che ti fa diventare rosso come un peperone e muto come un pesce quando ti trovi davanti quello/quella che ti piace... se ci pensi bene tutti noi, quando abbiamo un problema, siamo disabili . Eppure, quando invece pensiamo ai disabili, spesso ci immaginiamo persone sfortunate, da aiutare (magari per sentirsi “buoni”) e, forse, compatire. Non è così. Ne parliamo sul numero 123 di Focus Junior, in edicola, e anche qui, sul sito, con una serie di interviste, consigli e giochi come quelli che ti proponiamo qui.
Insieme a qualche amico fate questa piccola prova. Provate a turno, in fila, a leggervi, ponendovi uno di fronte all'altro, delle frasi senza emettere suoni. Quante parole riuscite a indovinare seguendo soltanto i movimenti delle labbra? Se volete aumentare la difficoltà, provate con un elemento di disturbo: prendete un foglio e posizionatelo davanti le labbra e parlate senza voce. Vi sfido, ci riuscite?
Chi è sulla carrozzina ti intimorisce, magari perché hai paura che “possa capitare anche a te”? In fondo è solo una sedia... con le rotelle. Prova a fare questo gioco. Con degli amici, per un pomeriggio, a turno, cercate di fare tutto stando seduti su una sedia come quella nella foto. Oppure, insieme alla mamma, prova a spingere la carrozzina di tua sorellina/fratellino in giro per la città. Quali ostacoli hai incontrato?
I non vedenti, se si avvicinano a una parete e schioccano le dita, riescono a capire dal suono se ci sono aperture (le scale in metropolitana, una cancellata lungo un muro...). Perché non provi anche tu? Che cosa succede se c’è molto rumore? E se nevica o piove: come cambia la percezione dello spazio? Riesci a riconoscere o a immaginarti una persona dal rumore dei suoi passi? Prova a descriverla.
Mettiti
dei tappi nelle orecchie (tipo quelli che usa la mamma per non
sentire il papà che russa), una cuffia per la musica (se ce l'hai,
sennò puoi fare anche senza) e poi accendi le casse. Prova ad
ascoltare una canzone o un concerto intero, stringendo forte un
palloncino gonfiato al petto o appoggiandoci sopra le mani.
Altrimenti, ma occhio a non romperla, puoi provare ad ascoltare una
canzone sempre con i tappi alle orecchie, stando a piedi nudi sopra
la cassa dello stereo o di fianco. Che cosa senti?
Mettetevi tutti in cerchio e unitevi a mò di trenino, appoggiando le mani sulle spalle del bambino che avete davanti. La sfida è far capire al bambino che avete davanti come è il rumore della pioggia.
1- Una pioggia lenta...Tamburellate sulla sua testa le vostre dita, piano piano.
2- Una pioggia forte....Tamburellate più forte.
3- Una pioggia fortissima, un'acquazzone....tamburellate sempre più forte, fortissimo.
4- Arriva l'arcobaleno e le farfalle tornano a volare. Fate volare davanti al vostro compagno una farfallina fatta con le mani e ballate.
Avete visto come percepite con il corpo il rumore della pioggia?
Vuoi saperne di più?
Qui trovi un'intervista a un architetto non udente
Qui trovi un'intervista a un programmatore non vedente
Qui trovi dei consigli per rapportarti meglio con chi ha delle disabilità
Qui puoi scoprire come diventare un mappatore e rendere più accessibile la tua città