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Siamo tutti disABILI: ascoltare con gli occhi (e col cuore)

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Siamo tutti disABILI: ascoltare con gli occhi (e col cuore)

a cura di Andrea Minoglio

È vero che i sordi riescono a sentire la musica e a ballare? E come fanno a sapere se qualcuno suona alla porta o a comunicare con altre persone ? Abbiamo fatto queste e altre domande a Consuelo Agnesi, un architetto non udente che si occupa di progettare spazi accessibili per tutti. Ecco la sua intervista completa  (se vuoi leggere anche le altre clicca i link in fondo alla pagina).

 

Come fanno i sordi a svegliarsi?

Credo che la mattina sia una tragedia quotidiana per chiunque: non so nemmeno io come faccio. Noi sordi, nella maggior parte dei casi, usiamo una sveglia apposita che lampeggia in maniera intermittente o che vibra sotto il cuscino quasi quanto un terremoto. Molti usano il cellulare con la vibrazione, che viene messo sempre sotto il cuscino. Entrambi i sistemi  valgono anche per chi, come me, ha l'apparecchio acustico, visto che la sera, prima di dormire, lo tolgo e lo metto sul comodino, come se fosse una dentiera!

 

Come fanno i sordi a sapere se qualcuno suona il campanello o il citofono?

Noi sordi abbiamo a disposizione diverse possibilità, grazie all'evoluzione della tecnologia. Il sistema classico ed immediato è quello di installare in casa una lampada che traduce visivamente il suono del campanello e quello del citofono: quando qualcuno suona, inizia a lampeggiare. Come in discoteca.

 

È vero che i sordi ascoltano la musica? Ma come fanno?

Un sordo può tutto fuorché sentire. Ma molti di noi amano la musica anche se può suonare strano. Molti amano ballare, altri cantano utilizzando la Lingua dei Segni. C'è chi lo fa sia in versione rap che pop. C'è anche chi suona. 
Non possiamo sentirla come una persona udente ma utilizziamo altri canali, la percepiamo attraverso le vibrazioni che vengono trasmesse al nostro corpo e la interpretiamo con il cuore. Seguiamo le canzoni attraverso i videoclip con i sottotitoli o con il karaoke che scandisce il tempo!  Io stessa, ho suonato il clarinetto nella banda del paese: una fatica, un esercizio mentale continuo, perché oltre alle vibrazioni dettate dallo strumento che suonavo ed il ritmo del tamburo che mi entrava in pancia, contavo il tempo attraverso lo spartito, seguendo il tempo dettato dalle note e immaginando un solfeggio continuo dentro la testa!  E ballo, sia latino americano che liscio, dopo aver fatto dei corsi in cui ho imparato i passi e le varie tecniche. Guidatemi però, perché rischio di andare fuori tempo!  Molti miei amici amano il rock duro perché hanno vibrazioni martellanti e si scatenano in discoteca.
In pratica cerchiamo di compensare ciò che non sentiamo con gli altri sensi (vista,tatto etc.) e la musica rimane per noi, un'espressione pura. Un'emozione che cerchiamo di esprimere in altri modi. Ad esempio, la musica in Lingua dei Segni è molto emozionante, dà la possibilità di comunicare e di imparare ad ascoltare in maniera diversa, andando oltre ogni barriera comunicativa. Ascoltiamo con le mani ed il cuore.

 

Come fanno i sordi a comunicare con le altre persone?

Noi sordi utilizziamo diverse modalità di comunicazione: possiamo parlare e utilizzare la Lingua dei Segni. La Lingua dei Segni è una lingua visiva e non ha nulla a che vedere con il mimo o i gesti: è una lingua a tutti gli effetti, come l'inglese o lo swaili, ha una sintassi, una morfologia e regole grammaticali proprie, che si studiano come tutte le lingue.  Per comunicare, oltre alla Lingua dei Segni utilizziamo la labiolettura: leggiamo le vostre labbra per poter comprendere ciò che state dicendo e potervi rispondere, per cui fate attenzione e mettetevi sempre davanti al nostro viso!  Sono nata oralista ma ho appreso la Lingua dei Segni Italiana (LIS) studiando come si studia l'inglese o il francese ed esercitandomi comunicando con gli altri sordi. Tra l'altro, come tutte le lingue non è universale, ogni Paese ha la propria lingua dei segni ma nei miei viaggi non ho avuto particolari problemi di comprensione nella comunicazione con i sordi stranieri, c'è anche una Lingua dei Segni Internazionale!

 

Come fanno i sordi a ordinare qualcosa al telefono o a chiamare un numero di emergenza?

Questa è ancora una vera croce! Internet, whatsapp, i social network, le mail, le chat ci hanno semplificato molto la vita ma il telefono è ancora un grande ostacolo. Fino a poco fa avevamo il Servizio Ponte che ci consentiva di mandare un messaggio attraverso il cellulare ad un centralino che faceva da interprete, traducendo a voce le nostre richieste al dottore, in pizzeria, ai vigili del fuoco etc e rispondendo a noi sordi via sms o via chat. Adesso si stanno sviluppando delle app interessanti, in particolare modo per i casi di emergenza, dove è sufficiente premere qualche tasto e ti localizzano loro con il gps, ti possono anche arrivare al momento con l'elicottero.

 

Quali sono i vantaggi o comunque le cose più divertenti nell'essere sordi?

Beh, il silenzio a volte è un vantaggio: quando voglio un pò di pace tolgo le protesi e “ciao mondo”. Ad esempio quando le mie socie udenti si strappano i capelli se c'è troppo rumore, io continuo a lavorare indisturbata e a rimanere concentrata, anche se scoppia la caffettiera dietro di me! A volte, poi, riesco a leggere le labbra di tante persone, in stile agente dell'FBI. E in discoteca riesco a comunicare ugualmente mentre mi diverto a vedere gli udenti che si sputano quasi nell'orecchio per sentire o fare conversazione!

 

Qual è il modo migliore per rapportarsi a una persona che non sente?

Una risposta ideale sarebbe, vederla semplicemente come persona. Dal punto di vista pratico, invece, all'inizio si può provare a comunicare parlando lentamente di fronte alla persona e scrivendo su un foglietto le parole non comprese. Per capirsi e rompere il ghiaccio in ogni caso a volte basta qualche semplice gesto, tipo quello classico "ci beviamo qualcosa" o anche un semplice tocco sulla spalla per chiamare la persona,se è di spalle. L'importante è non avere paura e trattare gli altri sempre alla pari, anche in maniera scherzosa. Per capirci, nessun sordo si offenderà mai se qualcuno gli dice "ci sentiamo domani":capisce benissimo che cosa significa. Se mi dicono "tu non hai capito niente perché sei sordo", invece, sì che mi arrabbio e statemi lontani in quel momento!

 

Quali sono le principali barriere che incontri e come, secondo te, potrebbero essere eliminate?

Di difficoltà quotidiane ne incontro ancora tante. Oltre ai classici pregiudizi ed al telefono, che tanti usano ancora come mezzo principale, le principali barriere sono quelle che ostacolano la vista dato che, di fatto, noi “ascoltiamo con gli occhi”. In questo senso, lo dico anche come architetto “sociale”, che si occupa di progettare spazi accessibili per tutti, si potrebbero fare tante cose: realizzare ambienti luminosi, inserire in qualsiasi luogo dispositivi per la traduzione dei suoni e rumori, sia visivi che vibranti oltre che sonori, garantire piena accessibilità dei media e della cultura attraverso il servizio di Interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la sottotitolazione. Ma prima di tutto, togliamoci dalla testa che siamo persone diverse, siamo come voi anche se portiamo le “orecchie elettroniche” o se abbiamo gli occhi spalancati per potervi seguire mentre parlate.

 

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