PESCE D'APRILE FAMOSI
Il primo di aprile è il momento per burle e "tiri" di ogni genere, alcuni dei quali sono davvero passati alla storia. Ecco dunque alcuni dei "Pesce d'aprile" famosi più divertenti di sempre.
IL PIÙ DATATO
Lo scherzo più antico di cui si ha notizia fatto in Italia è quello del maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo, Buoncompagno disse al popolo bolognese che l'1 aprile avrebbe sorvolato la città con un congegno di sua invenzione. Nel giorno stabilito, la popolazione si riunì sul monte di Santa Maria per assistere allo spettacolo. Puntuale, Buoncompagno si presentò all'appuntamento con un paio di enormi ali e la scusa che un improvviso vento sfavorevole aveva impedito il volo. CHE BUON-COMPAGNO-NE!
Tra i moltissimi pesci d'aprile fatti lo scorso anno in Italia, eccone comunque due tra i più divertenti e riusciti.
UNO SCHERZO NUCLEARE
Il Cern, il Centro europeo di ricerche nucleari di Ginevra ha annunciato, il 1° aprile del 2015 di avere risolto il mistero della forza dei cavalieri Jedi. Due importanti scienziati italiani che lavorano al Cern, Tullio Basaglia e Valerio Rossetti, hanno pubblicato una foto in cui usano la forza dei Jedi per prendere dei libri dalla libreria senza alzarsi e senza toccarli e per bere un caffé senza afferrare la tazzina.
Il merito della scoperta della forza dei cavalieri Jedi è tutto, dicevano, nel potenziamento del Large Hadron Collider (LHC), l'acceleratore di particelle del Cern che ha permesso, questa volta davvero, di provare l'esistenza della "particella di Dio", ossia il Bosone di Higgs .
UNO SCHERZO DA DRAGHI
Il secondo scherzo del 2015 riguarda nientemeno che i draghi. Tre stimati scienziati australiani, Andrew Hamilton, Robert May e Edward Waters , il primo aprile dello scorso anno hanno pubblicato una ricerca secondo la quale avevano trovato le prove dell'esistenza delle mitiche creature volanti sputafuoco : i draghi, appunto.
Secondo i tre burloni, i draghi erano diffusissimi nel Medioevo per l'abbondanza del loro cibo preferito: i cavalieri . Per sostenere la loro storia hanno raccontato di avere trovate la prova in antichi libri della biblioteca Bodleiana dell'Università di Oxford, che custodive le cronache del monaco Goffredo di Exmouth.
Goffredo di Exmouth sosteneva che il calo delle temperature e la scomparsa del loro cibo preferito, i cavalieri, avesse fatto sì che, nel XV secolo, i draghi entrassero in ibernazione, pronti però a ricomparire nei nostri cieli non appena il riscaldamento globale li risveglierà.
PESCI D'APRILE "STORICI"