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FocusJunior.itComportamentoFestePasquaI simboli della Pasqua e il loro significato

I simboli della Pasqua e il loro significato

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I simboli della Pasqua e il loro significato
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Colombe, agnelli, uova e rami d'ulivo sono elementi immancabili per le festività pasquali. Ma perché? Scopriamolo insieme

  • I simboli della Pasqua
  • L'uovo
  • L'agnello
  • La colomba
  • Il coniglio
  • L'ulivo
  • La campana
  • La croce

I SIMBOLI DELLA PASQUA

Quello della Pasqua è un periodo molto importante per la religione cristiana, poiché celebra il momento in cui Gesù Cristo ha sconfitto la morte risorgendo dopo la crocifissione e mondando (ossia "purificando") l'umanità dal peccato originale.

Nei secoli dunque questo momento di elevata spiritualità si è arricchito d'immagini e riti che ormai per noi sono talmente famigliari che talvolta non ricordiamo più il loro significato originale: cosa c'entra, ad esempio, l'uovo con la resurrezione di Gesù? E perché è tradizione mangiare agnello durante la domenica di Pasqua? Andiamo a scoprirlo!

L'UOVO

In molte culture l'uovo è il simbolo universale della vita e della nascita. Non può dunque sorprendere il fatto che la tradizione cristiana abbia scelto questo elemento per rimandare alla resurrezione di Cristo, il quale torna dalla morte e riporta alla vita non solo il suo corpo, ma soprattutto l'anima dei credenti, la quale viene liberata dal peccato commesso all'alba dei tempi, quando Adamo ed Eva colsero il frutto proibito.

L'AGNELLO

Se l'uovo è il simbolo della vita, l'agnello invece rappresenta il sacrificio compiuto da Gesù, che nonostante fosse il Figlio di Dio si fece crocifiggere per la salvezza dell'umanità. L'importanza del sacrificio in realtà è stata "ereditata" dalla religione ebraica, progenitrice del cristianesimo (Gesù stesso era ebreo). Anche gli ebrei infatti festeggiano la Pasqua - anzi, il nome "Pasqua" viene proprio dall'ebraico Pesah - ma la loro celebrazione ricorda la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto grazie a Mosè.

E perché c'entrano gli agnelli? Perché poco prima che Dio inviasse l'ultima piaga contro gli egiziani per ucciderne ogni primo genito, Mosè disse ad ogni famiglia del suo popolo di sacrificare un agnello e usarne il sangue per cospargere gli stipiti di ogni casa. Così facendo il vento divino avrebbe riconosciuto le abitazioni degli ebrei e ne avrebbe risparmiato i figli.

LA COLOMBA

Anche la candida colomba è un lascito della tradizione ebraica ma in questo caso è stata utilizzata nei secoli per simboleggiare la Pace e lo Spirito Santo, ossia una delle tre Persone (o entità) che per i cristiani formano l'essenza di Dio, il quale sarebbe Padre, Figlio e, appunto, Spirito Santo.

IL CONIGLIO

Il coniglio invece è molto utilizzato durante il periodo pasquale nei Paesi nordici e nel mondo anglosassone (Regno Unito, Stati Uniti ecc...), mentre è un po' meno presente nella nostra tradizione. Tuttavia anche questo simpatico animale è richiamato espressamente dalla religione cristiana, dove prima la lepre e poi il coniglio bianco divennero simboli di prolificità  - i conigli fanno tanti cuccioli - e rinnovamento, visto che questi animali cambiano il pelo durante le stagioni calde e fredde

L'ULIVO

L'ulivo non solo è un simbolo di pace, ma durante il periodo pasquale ricorda la Domenica delle Palme, ossia la domenica prima di Pasqua in cui Gesù, entrando a Gerusalemme, venne accolto da una folla festante che lo salutava con rami di palma (e ulivo)

LA CAMPANA

La campana rappresenta la festa, la gioia con cui i fedeli celebrano la Pasqua e la resurrezione di Gesù. Infatti durante il Venerdì Santo - il venerdì immediatamente precedente alla Pasqua, dove si ricorda la morte del Cristo - le campane di tutte le chiese rintoccano a lutto, mentre la domenica successiva suonano motivi allegri e festanti.

LA CROCE

La croce è il simbolo stesso di Gesù e della Cristianità. Sotto l'Impero Romano, la croce era uno strumento di tortura dove il condannato veniva appeso e lasciato morire lentamente. Gesù, che viveva in una provincia romana, la Palestina, venne condannato a questa fine e dopo la resurrezione il cristianesimo adottò questo oggetto di dolore e sofferenza e lo elesse a simbolo del proprio Credo.

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