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Strane usanze natalizie: il caganer

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In Catalogna a Natale è usanza inserire del presepe una statuetta molto particolare...Che fa la cacca! Ma non è l'unica tradizione di questo genere: scopri tutto con Focus Junior!

In Spagna - più precisamente in Catalogna, la bella regione di Barcellona - passeggiando tra mercatini e strade affollate durante il periodo natalizio ci si potrebbe imbattere in un presepe un po' particolare. O meglio, il presepe di per sé sarebbe molto simile al nostro, fatta eccezione per uno strano personaggio...

Insieme a Maria, Giuseppe, Gesù, il bue e l'asinello infatti, tra i ciuffi di muschio e qualche pecorella perplessa, si potrebbe scorgere un uomo vestito di bianco, con la tradizionale barretina rossa in testa e i pantaloni calati.

Ma che sta facendo? Già, sta facendo la cacca!

IL CAGANER

La statuetta porta l'emblematico nome di caganer e, come si capisce anche senza traduzione, non è nient'altro che un ragazzo che fa la pupù.

Non si sa bene, come questa strana figura sia nata, ma si pensa che possa essere stata introdotta nei presepi tra il XVII e il XVIII secolo, quando la Spagna viveva ancora del recente passato Barocco (uno stile artistico nato in Italia ma diffusosi in molte aree d'Europa) e apprezzava molto le arti che riproducevano anche gli elementi più realistici della vita quotidiana.

E infatti è proprio il realismo, la naturalezza del gesto, che ha permesso al caganer di inserirsi perfino in un contesto sacro come il presepe: dopotutto - pensano i catalani - cosa c'è di più umano del fare la pupù? È un gesto quotidiano salutare e che porta pure bene!

Perché scandalizzarsi?

IL CAGA TIÓ

D'altronde i catalani erano già predisposti mentalmente ad un simile eprsonaggio. Nella loro tradizione infatti è radicata da secoli un'altra usanza molto legata all'atto fisico mimato dal caganer. Stiamo parlando del Caga Tiò, dove Tiò sta per "tronco" e l'altra parole è perfettamente comprensibile anche senza aiuti.

Il Caga Tiò è dunque un ceppo di legno che le famiglie catalane prendono durante la Festa dell'Immacolata Concezione e che poi tengono in casa per buon a parte del mese di dicembre. Durante questo periodo, il ceppo viene curato e "nutrito" come se fosse un animale domestico, con offerte di dolci, frutta secca e simili.

A Natale o alla Vigilia poi, le famiglie esortano il ceppo a "defecare" regali e sorprese per i bambini!

Il "rito" prevede che i bimbi si appartino in un angolo della casa per dire una preghiera. Nel frattempo gli adulti nascondono dolciumi e piccoli regali sotto ad una coperta vicino al Caga Tiò.

A quel punto i bimbi tornano e iniziano a colpire con dei piccoli bastoni la "pancia" del tronco mentre canticchiano una filastrocca tradizionale. In questo modo si sprona il Caga Tiò a "rilasciare" i suoi doni.

Alla fine del breve canto vengono scoperte le prelibatezze nascoste ai piedi del ceppo e la magia del Caga Tiò viene finalmente compiuta!

Molto probabilmente questa tradizione deriva dall'antica festa di Yule (o Juul), una celebrazione pagana delle popolazioni del Nord dove durante il solstizio d'inverno un ceppo veniva fatto ardere tutta la notte per propiziare il ritorno della luce.