Alzi la mano chi non ha mai imitato il look o l’atteggiamento di qualche celebre star. L’avete alzata tutti, vero? È normale: i personaggi famosi sono ormai onnipresenti nelle nostre vite, ed è inevitabile che dettino mode e gusti. Ma se oggi siamo circondati da star che provengono da cinema, musica, sport, tv e web, un tempo i divi erano pochissimi e venivano soltanto dal grande schermo.
L'ORIGINE DEI "DIVI"
Il concetto di star (o divo) nacque nel XX secolo con il boom del cinema di Hollywood. Soprattutto dagli anni Venti, volti e nomi di attori e attrici iniziarono a fare il giro del mondo grazie a mezzi di comunicazione di massa come giornali, riviste, radio e poi tv.
In precedenza, al contrario, la notorietà dei grandi artisti aveva una portata “limitata”. I divi hollywoodiani entrarono invece di prepotenza nella mente e nei sogni delle persone, come accadeva un tempo con i santi (non a caso la parola divo viene dal latino divus, cioè divino) o con i grandi condottieri e sovrani.
LE "STELLE" DEL FIRMAMENTO
A proposito, la prima star universale fu l’attore Rodolfo Valentino, italiano emigrato a Hollywood e divenuto l’uomo più desiderato al mondo, “capostipite” di una lunghissima serie di divi da copertina (da James Dean a Paul Newman, da Tom Cruise a Brad Pitt), affiancati da altrettante star donne, la più celebre delle quali resta probabilmente Marilyn Monroe.
Nel secondo dopoguerra, con l’esplosione della musica rock e il successo delle grandi competizioni sportive, ai divi del cinema iniziarono ad affiancarsi cantanti e atleti, che si frequentavano spesso con le stesse star hollywoodiane (negli anni cinquanta fu celebre il matrimonio tra Marilyn Monroe e l’idolo del baseball Joe diMaggio). Nacque così lo “star system”, i cui segreti erano raccontati dalle riviste di gossip.
In ambito musicale, una delle prime grandi icone di livello mondiale, idolo dei teenager degli anni cinquanta e Sessanta e ispiratore di molte rockstar, fu senza dubbio Elvis Presley (1935–1977), soprannominato the king of rock and roll.
CREATORI DI MODE
A dare sempre più risalto a tali figure, ci pensò la televisione, iniziando poi a sfornare, a sua volta, star dai molteplici ta-lenti fino alla nascita di programmi pensati per fabbricarle: i talent show come X Factor.
Con l’aumentare delle attenzioni mediatiche, le star sono divenute trendy, influenzando sempre più la moda. negli anni Sessanta spopolarono, per esempio, i capelli a caschetto come quelli dei mitici Beatles, mentre negli ottanta le ragazze di mezzo mondo imitavano le acconciature di Madonna. Dalla fine dei Novanta, si impose invece il ciuffo “alla Di Caprio” e nel nuovo millennio si sono moltiplicate le creste, sfoggiate soprattutto da calciatori e rapper (fonte di ispirazione anche per i tatuaggi).
Insomma, ogni cosa contraddistingua una star (a volte anche comportamenti non proprio da imitare) tende a essere presa a rifermento dai suoi fan, che trasformarono i loro beniamini in “miti”con cui dentificarsi.
Occhio però a non esagerare: se non impariamo a coltivare i nostri gusti senza copiare quelli altrui, non potremo mai diventare star. Sono infatti i grandi divi a lanciare le mode, non la moda a creare le celebrità, fatta eccezione per le Top Model.
LE STAR DI OGGI
Un tempo irraggiungibili, oggi molte star dialogano con i loro milioni di fan attraverso i social network; e anche in questo caso a farla da padroni sono il calcio (Cristiano Ronaldo è il più seguito), la musica (Kate Perry, ad esempio, è una delle regine di Twitter) e il cinema (Selena Gomez, attrice e cantante, domina su Instagram). E
proprio l’avvento del web, con le sue infinite potenzialità e l’enorme visibilità offerta a ogni utente, in primis agli YouTuber, ha fatto sì che oggi, con una buona idea e talento da vendere, chiunque può improvvisamente diventare una star, con tanto di fan al seguito in cerca di autografi.