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FocusJunior.itComportamentoConsigliCome salvarsi da un ascensore bloccato

Come salvarsi da un ascensore bloccato

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Se rimanete chiusi in ascensore, sapete cosa fare?
Ecco i modi migliori e più veloci per salvarsi da un ascensore bloccato.

L’ascensore è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo.

Molti, però, hanno paura che possa bloccarsi o addirittura cadere nel vuoto. Ecco che cosa fare se dovesse accadere. ?Niente panico.

Se rimani chiuso in ascensore, la prima cosa da NON fare è tentare di aprire le porte: rischi di metterti in una situazione ancora più pericolosa. Mantieni la calma e, per prima cosa, schiaccia il pulsante di allarme o l’interfono (se c’è). Se non funzionano usa il telefono per chiamare i soccorsi: il numero del pronto intervento è scritto su una targhetta nell’ascensore ma in alternativa puoi chiamare il 112. Se non hai nemmeno il telefono, ti conviene cominciare a urlare per attirare l’attenzione.

Sdràiati. Nel caso, peraltro quasi impossibile, che l’ascensore dovesse invece precipitare, la cosa migliore da fare non è, come alcuni pensano, quella di provare a saltare al momento dell’impatto o di accovacciarsi: meglio sdraiarsi a pancia in su e lasciare che il sedere e gli altri muscoli attutiscano il più possibile il colpo, come un airbag.
 

Curiosità sugli ascensori
Fino a 40 anni fa in tanti ascensori, in Italia, c'era una macchinetta dove inserire una monetina (5 lire o 1 lira). Solo così potevi usarlo. Chiedi ai tuoi nonni!

Una volta gli ascensori erano arredati, con tanto di specchi incorniciati, poltrone, tappeti. Si poteva chiamare solo a voce (non c'erano pulsanti da schiacciare), cioè urlando, per chiamare il manovratore che dall'interno lo faceva scendere o salire al piano desiderato.

 

Gli ascensori più veloci del mondo si trovano nel Taipei 101 a Taiwan, il terzo grattacielo più alto del mondo. Viaggiano a 60,6 km all'ora, cioè raggiungono il tetto all'89esimo piano in 40 secondi (però, se provate a immaginare di stare quasi 1 minuto dentro a un ascensore... vi renderete conto che non è poco...).

 

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