Immagina che i preistorici uomini di Neanderthal siano ancora tra noi, e immagina di organizzare un incontro di lotta libera (oppure un incontro di sumo) tra uno di loro e uno tra i più forzuti uomini moderni. E immagina pure che i due esemplari siano giovani, sani e nel loro pieno vigore. Non c'è nessun dubbio: sarebbe l'uomo di Neanderthal a sopraffare l'altro. Dagli studi sui resti trovati, infatti, è emerso che erano individui dalla corporatura grossa e incredibilmente forti soprattutto nella parte superiore del corpo.
L' Homo neanderthalensis , cioè uomo di Neanderthal, è stato un ominide vissuto nel paleolitico, tra i 200 mila e i 40 mila anni fa. Prende il suo nome dalla valle, in Germania , in cui vennero ritrovati i suoi primi resti fossili. Nell'ultimo periodo della sua esistenza è stato contemporaneo del nostro avo, l'Homo Sapiens. Questa specie di ominidi è scomparsa in circostanze non ancora accertate. Dell'uomo di Neanderthal si sa che era molto evoluto per l'epoca, con buone conoscenze sull'uso di strumenti in pietra e con una struttura sociale piuttosto avanzata .
Ma se, invece che competere con la forza bruta, l'uomo di Neandertal si confrontasse con l'uomo moderno in una situazione che richiedesse lavoro di squadra e collaborazione, allora la scommessa sarebbe a favore dell'uomo moderno. Ecco, forse, la ragione per cui il mondo è popolato da noi discendenti dei Sapiens e non dalla stirpe degli uomini di Neanderthal.
(foto Contrasto)