Come il bullismo tradizionale, il cyberbullismo è una forma di prevaricazione e di oppressione ripetuta nel tempo, compiuta da una persona o da un gruppo più forte nei confronti di un’altra persona percepita come più debole. La differenza è che nel cyberbullismo queste azioni si compiono attraverso i nuovi media (computer, smartphone, tablet e tutto ciò che si può connettere a internet).
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Come ha spiegato lo psicologo svedese Dan Olweus, il primo a compiere studi strutturati e sistematici sul fenomeno, le caratteristiche del bullismo sono:
Significa che i bulli si comportano così perché lo hanno voluto loro stessi, che queste azioni non sono mai episodi isolati ma ripetute nel tempo e che riguardano sempre i gruppi e non i singoli.
Il cyberbullismo, come spiega Mauro Cristoforetti, responsabile nuovi media di Save the Children, ha le stesse caratteristiche del bullismo ma con l’aggiunta di alcuni elementi:
1. L’impatto
la diffusione di materiale via web è incontrollabile e non è possibile prevederne i limiti perché video e immagini sono destinati a rimanere online.
2. Il possibile anonimato
chi offende online potrebbe tentare di rimanere nascosto dietro un nickname e cercare di non essere identificabile
3. L’assenza di confini spaziali:
il cyberbullismo può avvenire ovunque, invadendo anche gli spazi personali e privando l’individuo dei suoi spazi-rifugio, come ad esempio la casa.
4. L’assenza di limiti temporali:
il cyberbullismo può verificarsi a ogni ora del giorno e della notte.
Se sei vittima di bullismo potresti sentire il desiderio di non frequentare più i tuoi amici o di evitare la scuola, proprio per paura di offese e attacchi. Nei casi più gravi potresti accorgerti di avere strane paure, il sonno disturbato, mancanza di appetito e altri problemi.
Se hai subito o stai subendo una o più di queste azioni, sei sicuramente vittima di cyberbullismo: