Dal 2017, anno della prima edizione, ogni 7 febbraio in Italia si celebra la Giornata contro il Bullismo, un appuntamento molto importante in cui istituzioni, esperti e associazioni specializzate cercano di sensibilizzare giovani e adulti riguardo una piaga - quella del bullismo appunto - che purtroppo sembra sempre più diffusa.
Per bullismo s'intende un comportamento violento (sia fisico che verbale) intenzionale e prolungato nel tempo nei confronti di una persona. Picchiare un compagno più piccolo, deridere continuamente qualcuno per il suo aspetto fisico, tormentare via chat con messaggi o foto insultanti: tutto questo è bullismo.
Negli ultimi anni poi, soprattutto grazie alla diffusione dei social e alla capacità di raggiungere chiunque in tempo reale, il bullismo si è trasformato in cyberbullismo (la cui giornata dedicata è il Safer Internet Day che si tiene ogni seconda giorno della seconda settimana di febbraio) che però anche se non lascia lividi evidenti come un pugno, può essere altrettanto doloroso per chi lo subisce.
Nel 2020 infatti, stando alle statistiche raccolte dall'associazione Terre de Hommes, il 68% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre il 61% ha affermato di esserne stato vittima. A ciò si aggiunge che durante l'anno del Covid (quindi con molte meno occasioni di uscire di casa) ben il 91% del campione ha detto di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto alla rilevazione precedente. Insomma, una situazione poco rassicurante.
La prima cosa da fare è ricordare che il bullo spesso agisce per mascherare debolezze personale e quindi fa il prepotente per farsi accettare o ammirare dagli altri. Per qusto ignorare e isolare chi si comporta da bullo è sempre una mossa vincente.
Importante poi è dare supporto alla vittima: mai lasciare solo chi viene escluso o denigrato da un gruppo per paura di essere esclusi a nostra volta! Quindi occhi aperti e stiamo sempre attenti che uno scherzo estemporaneo (va bene prendersi in giro ogni tanto) non diventi un tormento quotidiano.
Se poi le cose non migliorano e il comportamento del bullo - o dei bulli - persiste o addirittura diventa più violento, non si deve evitare a chiedere aiuto agli adulti (genitori e insegnanti)-
Nell'articolo Bullismo e bambini: guida pratica per sconfiggere la prepotenza si possono trovare tanti altri consigli pratici per combattere il bullismo
La Giornata contro il Bullismo e il Safer Internet Day servono dunque ai ragazzi (ma anche agli adulti) per prendere coscienza del problema, capire quando ci si trova di fronte a un caso di bullismo e conoscere gli strumenti per contrastarlo.
Dal 2016, ad esempio, l'associazione FARE X BENE Onlus lavora con scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia al progetto BullisNO – Chi bulla perde, arrivando a formar4 oltre 11.500 mila ragazzi/e nelle scuole di tutto il Paese e oltre 500 adulti di riferimento. Quest'anno poi il progetto Peer Education BullisNO si estenderà al resto d’Italia e il 10 febbraio, per celebrare il Safer Internet Day (SID), è in programma un evento dove i Peer Educator e le scuole coinvolte saranno i protagonisti di un dibattito sul tema dell’odio on line, l’utilizzo di Internet sicuro e responsabile, la prevenzione dei fenomeni e la necessità di non censurare e vietare i social, dando vita a un dialogo costruttivo ed educativo tra pari e adulti di riferimento. Moderatrice d'eccezione dell’incontro, sarà la direttrice della rivista Donna Moderna, Annalisa Monfreda impegnata ed esperta del mondo dei giovani.
La stessa Terre des Hommes, in collaborazione con ScuolaZoo, dal 2014 porta avanti l’Osservatorio indifesa, uno strumento per ascoltare la voce dei ragazzi e delle ragazze italiane su violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e sexting. Dal suo inizio, circa 26.500 ragazzi e ragazze di tutta Italia sono stati coinvolti.