Il momento della verità. Quello in cui si prende il coraggio di dichiarare a chi ci piace quali sono i nostri sentimenti. Un momento delicato e, soprattutto... super stressante ! Ma voi non vi farete prendere dal panico, valuterete con attenzione le vostre mosse prima di dire "mi piaci"! Eccole.
Prima di buttarvi a pesce dovete capire cosa pensa l'altro di voi. Per farlo avete a disposizione tanti segnali . Eccone alcuni.
Segnali del corpo : si tocca i capelli quando vi vede? Buon segno . Sta con le braccia conserte e sfugge al vostro sguardo? Brutto segno . Quando parla si sposta leggermente verso di voi? Buon segno. Cercate di sapere come la pensa chiedendo (con prudenza!) a qualche suo amico-amica o compagno di classe. Sempre che abbiate delle amicizie in comune. Osservate il modo in cui si comporta con le altre ragazze o gli altri ragazzi. Non fidatevi troppo delle apparenze. Potrebbe mascherare la sua timidezza con atteggiamenti apparentemente troppo disinvolti o un po' prepotenti. Cercate di capire quali siano i suoi interessi , i posti che preferisce., le cose che piacciono. E infine: non esagerate con le "indagini preliminari"!
Una volta che avete raccolto le informazioni sufficienti siete pronti per passare alla fase 2. Eccola
Cercate occasioni per parlargli/parlarle. Evitate di fare i/le timidi/e. Cominciate a parlare delle cose che pensate gli/le piacciano o a fare i complimenti per qualcosa in cui è stato/a bravo/a.
Chiedetegli/chiedetele (se vi conoscete un po') di aiutarvi in qualcosa, domandategli/le consiglio. In questo modo lo/la lusingherete e si renderà conto che avete un'attenzione speciale nei suoi riguardi. Ma mi raccomando: non esagerate, sembrereste solo degli adulatori/adulatrici. E tenete sempre alta l'attenzione per capire, da come si comporta, i segni che le/gli piacete . Cercate di essere divertenti e ironici quando gli-le parlate. Ma non esagerate con risatine o battute che potrebbero risultare fuoriluogo. Siate naturali al massimo solo un po' più aperti e disponibili al sorriso del solito. Fate gli amici ma non troppo. Per paura di un rifiuto si fa spesso l'errore di avvicinarsi troppo come amico-a a chi ci piace, per poi dichiararsi quando è troppo tardi e per quella persona siamo ormai troppo importanti come amici e come tali veniamo trattati e cercati. Invitatelo-la a qualche vostra attività o attività della vostra classe e dei vostri amici. All'inizio potete anche chiedergli-le di portare qualche amico. Se viene da solo-a può essere un buon segno.
La fase 3 è fondamentale, deve essere preparata con cura. Ecco cosa fare.
Cercate una buona occasione per rimanere da soli. Evitate di dichiararvi quando ci sono in giro i suoi amici/le sue amiche. Potrebbe imbarazzarsi o mettervi in imbarazzo. E non reagire come vorrebbe (e come vorreste voi!). Niente intermediari. Per ottenere quello che desideriamo ci vuole coraggio e determinazione. Perciò dimostrate di averli entrambi. Anche se il cuore vi batterà forte saprete che fa parte del gioco che avete deciso di giocare. E che ne vale la pena.
Non ditelo con SMS o email o messaggini su Whatsapp! Troppo freddi, scontati, banali e impersonali. E in più hanno il difetto non trascurabie che non saprete mai davvero se e quando sono stati ricevuti e letti. Resterete con il dubbio o l'ansia. Messaggiarsi va bene all'inizio, quando ci si è appena conosciuti, ma non per dichiararsi davvero. Incuriosire e stupire. Lasciate da parte la tecnologia e, piuttosto, se proprio proprio la tremarella rischia di rendervi muti come un pesce perché non vi sentite un rubacuori preferite il classico bigliettino con una frase-dedica da lasciare in un posto personale e certo. Per esempio nello zainetto. Anche in questo caso, però, ricordate che potreste non avere la certezza che il messaggio sia arrivato davvero a destinazione.