Viene chiamata imprinting una forma di apprendimento che in alcune specie animali vertebrate avviene nei primissimi momenti di vita.
In particolare, i piccoli di cigni, anatre e oche, grazie al cosiddetto “imprinting” imparano a seguire sempre il primo essere vivente che vedono appena nati. Siccome di solito è la mamma, questi piccoli aumentano le proprie possibilità di sopravvivenza. La fase di imprinting, però, è molto breve: nell’anatroccolo si conclude ad appena 30 ore dalla nascita.
Il termine "imprinting" fu ideato dall’etologo austriaco Konrad Lorenz (1903 - 1989), in seguito alle esperienze che, negli anni '40 del secolo scorso, fece con un’oca di nome Martina. Martina, quando uscì dall’uovo, vide come primo essere vivente proprio Lorenz. E così lo identificò come la propria mamma e cominciò a seguire lo studioso ovunque. Tutti i tentativi di riunire Martina alla vera mamma fallirono e Lorenz capì che l’imprinting è un fenomeno irreversibile. E fece da mamma (con la barba) a Martina.
Negli anni poi si riuscì a delineare le caratteristiche di dell'imprinting:
Questo comportamento molto particolare non riguarda allo stesso modo tutte le specie di uccelli. Il cuculo, ad esempio, è noto per la particolare caratteristica di nascondere le proprie uova nei nidi altrui, facendo in modo che siano altri uccelli a covare al posto loro. Tuttavia, quando i pulcini di cuculo rompono il guscio - e quindi vedono come primo essere vivente un uccello estraneo alla sua specie - una volta cresciuto non ha problemi ha lasciare il nido e ricongiungersi con altri cuculi pur non avendone mai visto uno.
GUARDIAMO UN VIDEO D'EPOCA CON KONRAD LORENZ E LE OCHE
Collaborazione ai testi di Niccolò De Rosa