Quando l'ha intravisto tra la sterpaglia, il fotografo Jason Talbott non voleva credere ai propri occhi. Eppure era vero, vivo e con la coda guizzante: un serpente con due teste!
"Una delle prime cose che ho notato era il fatto che le teste agivano indipendentemente " ha dichiarato Talbott." Mentre cercavo di fotografarne una, non ho fatto caso all'altra che mostrava segni di aggressività in forma di difesa, e questa ha cercato di colpirmi! ". Fortunatamente non era una specie velenosa.
I casi di Policefalia (cioè la presenza di "più teste") sono molto rari da immortalare, perché nella maggior parte dei casi gli esseri viventi affetti da questa malformazione non sopravvivono alla nascita. Non è però il primo caso, poiché già nel 2014 si era riscontrato un caso simile su un esemplare di serpente albino .
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Come riscontrato anche dal fotografo Talbott, i serpenti " bicefali "(con due teste) presentano una biforcazione assiale che genera due estremità dotate di pensieri differenti. Non è possibile sapere però che cosa le teste pensino l'una dell'altra!
Questo capriccio della natura probabilmente ispirò nell'antichità il mito dell' Idra di Lerna , un mostruoso serpente marino con nove teste.
Tale bestia era impossibile da annientare, perché la testa centrale era immortale; inoltre, ogni volta che una testa veniva mozzata, altre due ne ricrescevano subito dalla ferita aperta.
A sconfiggere l'Idra fu il forzuto Ercole, che, nella sua seconda fatica, tagliava le teste del mostro mentre il compagno Iolao chiudeva le ferite con un ferro arroventato (le "cauterizzava") in modo da impedirne la ricrescita. La testa immortale venne invece schiacciata sotto un enorme masso.
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Scritto da Niccolò De Rosa