L'ippopotamo dal greco iπποπoταμος (ossia "cavallo di fiume") è un grosso mammifero erbivoro africano. Per lungo tempo si è ritenuto che la famiglia degli ippopotami avesse origine dallo stesso ceppo da cui derivano i suidi (maiali, cinghiali ecc.) e i ruminanti (cervidi e bovidi), ma recenti studi hanno dimostrato che non è così: gli ippopotami condividono con i cetacei un antenato comune e semi-acquatico!
Nonostante la mole e la curiosa struttura corporea questo animale è piuttosto agile. In caso di necessità, infatti, può correre raggiungendo i 30 chilometri orari circa. Inoltre, quando esce dall'acqua, sa arrampicarsi facilmente anche su sponde ripide.
La sua andatura goffa e il suo modo di procedere bizzarro sono la conseguenza di un adattamento alla vita acquatica. La conformazione della testa, infatti, è perfetta per consentire all'ippopotamo di restare immerso a lungo. E quando si immerge, le narici e le orecchie si chiudono.
I denti dell'ippopotamo sono quasi una quarantina e ricercati come l'avorio. Aguzzi e taglienti, spuntano verso l'esterno come zanne e costituiscono un'arma temibile. Il primo molare (presente fin dai denti da latte) non viene mai rimpiazzato da un dente definitivo e può quindi restare a lungo in bocca all'animale, poiché nessun altro dente lo fa cadere per prenderne il posto.
La mandibola di questo animale può spalancarsi a 150 gradi, rendendo un semplice sbadiglio un paurosissimo segnale di ferocia!
L'ippopotamo è molto utile per la società in cui vive. Ci sono infatti tante altre specie animali che utilizzano il dorso dell'ippopotamo come luogo di riparo e di soggiorno: uccelli (ombrette, sgarze, guardabuoi), tartarughe d'acqua dolce e persino piccoli coccodrilli o cuccioli.
Gli stessi cuccioli di ippopotamo salgono sul dorso della madre per riposarsi sulla superficie dell'acqua, dato che possono restare in apnea uno o due minuti soltanto ( li adulti resistono anche cinque minuti). Inoltre la sua abitudine di mangiare strappando l'erba a raso del suolo contribuisce a evitare gli incendi di savana nelle sue zone di pascolo.
I combattimenti tra ippopotami a volte sono mortali. Uno dei comportamenti sociali più caratteristici dell'ippopotamo è la "defecazione di sottomissione" : un esemplare si gira, tira fuori dall'acqua il fondoschiena e spruzza verso il muso del dominante i suoi escrementi, spandendoli tutt'intorno con vigorosi colpi di coda laterali!
Gli ippopotami sono pericolosi anche per l'uomo: ogni anno parecchi incauti che si avvicinano troppo ad un esemplare nervoso (perché si sente minacciato) fanno una brutta fine.
Ciò però non impedisce di apprezzarne la bellezza e l'importanza all'interno dell'ecosistema, tanto che è stata istituita una giornata dedicata appositamente all'ippopotamo, l'Hippo Day, che cade ogni 15 febbraio.
IL 15 FEBBRAIO È L'HIPPO DAY! [VIDEO]