«DA GRANDE SARO’ A STRISCE»
PAPUA NUOVA GUINEA – Le strisce bianche del pesce pagliaccio segnano il passaggio dell’animale all’età adulta e ora un nuovo studio dell’Okinawa Institute of Science and Technology ha scoperto che la loro comparsa dipende dall’ambiente di vita. Le strisce bianche, quindi, sarebbero influenzate dal tipo di anemone di mare scelto dai giovani dopo la fase larvale trascorsa in mare aperto.
Lo studio dei ricercatori giapponesi ha preso in esame il pesce pagliaccio arancione (Amphiprion percula) della Papua Nuova Guinea dimostrando che, se questo risiede nell’anemone dal tappeto gigante (Stichodactyla gigantea), particolarmente tossico, sviluppa più barre bianche e più precocemente rispetto a quando si rintana nell’anemone magnifica (Heteractis magnifica), meno velenoso. In laboratorio gli scienziati hanno esposto le larve a diverse concentrazioni di ormone tiroideo e hanno osservato come le barre bianche comparivano prima nei pesci che avevano ricevuto la dose più alta.
Secondo le analisi, i pesci pagliaccio in simbiosi con S. gigantea avevano livelli più elevati di ormone tiroideo rispetto a quelli che vivevano in H. magnifica, il che spiegherebbe perché durante l’esperimento le strisce sono emerse più rapidamente nel primo gruppo di pesci.
Credits: Reefman
IL VIAGGIO DEGLI ELEFANTI CINESI
CINA – Negli ultimi mesi un branco di 15 elefanti asiatici (Elephas maximus) ha intrapreso una straordinaria migrazione di quasi 500 chilometri dalla loro casa a Xishuangbanna, una riserva naturale nella provincia sudoccidentale dello Yunnan, verso una destinazione sconosciuta a Nord. Il viaggio che sta appassionando l’intera nazione ha scatenato una rete operativa per consentire agli elefanti di muoversi in sicurezza anche in zone fortemente antropizzate come la periferia di Kunming, una città di oltre otto milioni di persone dove il gruppo si è fermato in cerca di cibo.
Non si sa perché gli elefanti si stiano spostando né dove siano diretti, ma la più lunga migrazione di elefanti registrata nella storia della Cina desta molte preoccupazioni per le sorti degli animali, sei giovani insieme a sei femmine e tre maschi adulti, uno dei quali si è isolato e procede a circa 25 chilometri dal branco.
Ora la sfida è duplice: da un lato ridurre le interazioni tra gli elefanti e le persone, dall’altro garantire un futuro ai pachidermi, rarissimi in Cina dove sopravvivono solo 300 esemplari. Le autorità usano droni per seguire gli animali e stanno provando ad attirarli a Sud usando esche alimentari e barriere fisiche, ma è allo studio anche la proposta di creare un nuovo parco nazionale per elefanti nella zona ora frequentata dalla famiglia.
Credits: South China Morning Post