DELFINI CHIACCHIERONI
ITALIA – Nelle acque di Punta Mesco, nell'Area marina protetta delle Cinque Terre, i ricercatori hanno scoperto che durante il lockdown imposto dalla pandemia di coronavirus un branco di tursiopi (Tursiops truncatus) si è ritrovato ogni sera a banchettare nello stesso posto e al medesimo orario. Per gli esperti di bioacustica marina il gruppo di delfini “residenti” in quel tratto di mare si riuniva intorno a una fonte alimentare, come banchi di sardine e calamari, e approfittava del momento per socializzare, scambiando due chiacchiere con i compagni. I suoni dei cetacei sono stati raccolti attraverso degli idrofoni posizionati sul fondale nell'ambito di un progetto sull'impatto dell'inquinamento acustico sulla biodiversità del Mar Mediterraneo. I biologi ritengono che l'enorme quantitativo di rilevamenti acustici avvenuti nel periodo di blocco forzato sia correlato all'assenza delle attività umane, come il traffico marittimo, e del rumore che queste comportano.
CREDITS: Corriere della Sera
MIGRAZIONE DA RECORD
MONGOLIA – Un cuculo comune (Cuculus canorus) ha fatto registrare una delle più lunghe migrazioni nella storia degli uccelli: oltre 12.000 km dallo Zambia, dove l'animale sverna, fino alle zone di nidificazione in Mongolia. Un volo reso ancor più difficile dalle traversate oceaniche e dai forti venti, monitorati dagli ornitologi grazie al dispositivo satellitare collocato sul volatile. Il cuculo Onon, così chiamato in onore di un fiume mongolo, è partito il 20 marzo dall'Africa meridionale e ha sorvolato sedici Paesi; fa parte di un gruppo di cinque uccelli della stessa specie che nell'estate del 2019 sono stati dotati di rilevatore satellitare nell'ambito del Mongolia Cuckoo Project, un'iniziativa nata dalla collaborazione tra scienziati locali e British Trust for Ornithology (BTO) per monitorare le migrazioni a lunga distanza. Onon ha sorvolato per migliaia di chilometri l'Oceano Indiano senza sosta con una velocità media di 60 km/h; purtroppo è stato l'unico del gruppo a terminare il sorprendente viaggio di ritorno.
PINGUINI SPARA CACCA
GIAPPONE – Due ricercatori della Kochi University hanno dedicato al pinguino di Humboldt (Spheniscus humboldti) uno studio... originale: misurare a che distanza i volatili proiettano le loro feci liquide! Il responso ha lasciato stupiti gli stessi scienziati perché l'uccello, alto massimo 70 cm, riesce a sparare il guano a una distanza massima di 1,34 metri, una strategia evolutiva che permette agli animali di sporcare lontano dal nido senza doverlo lasciare incustodito. I pinguini di Humboldt, presenti sulle coste cilene e peruviane dell'Oceano Pacifico, sono infatti molto protettivi verso la prole, che sorvegliano da prima della schiusa e da cui si allontanano solo per cacciare il cibo.
CREDITS: BBC Earth
VIAGGIO VERSO LA SALVEZZA
TUNISIA – Quando il ragazzo ha incontrato il cucciolo di gatto su una spiaggia di Tunisi, stava per salire su un barcone diretto in Italia. Il migrante, in attesa di attraversare il Mediterraneo sull'imbarcazione di fortuna, ha raccolto il micetto nel suo cappello di paglia e l'ha adagiato ai piedi di un albero, ma il piccolo aveva altri piani in mente e ha seguito il ragazzo appena si è allontanato. Così il giovane è tornato indietro, ha recuperato il cappello, ha nascosto al suo interno il gattino e insieme sono partiti per il lungo viaggio fino alle coste di Lampedusa. Ai mediatori culturali che li hanno accolti, il migrante ha raccontato: «Non potevo abbandonarlo. Era già stato abbandonato una volta e non me la sono sentita di lasciarlo lì da solo». La coppia è stata separata all'arrivo per affrontare il periodo di quarantena e mentre il giovane ha dovuto lasciare l'isola, il gatto chiamato Pupi è stato adottato da una lampedusana. Anche se non staranno più insieme, per i due amici è l'inizio di una nuova vita.