Solitario e notturno, il caracal (Caracal caracal) è un predatore di medie dimensioni che abita gran parte delle regioni aride di Africa, Asia centrale e Asia sud-occidentale.
CARATTERISTICHE
Il tratto distintivo di questo felino, non più pesante di 20 kg nel caso dei maschi, sono le sue orecchie ornate da lunghi ciuffi di pelo nero, caratteristica dalla parola turca “kara kulak”, ossia “orecchio scuro”. La funzione di questi ciuffi non è ancora stata scoperta dalla scienza, ma alcuni ricercatori ipotizzano che abbiano un ruolo nella comunicazione intraspecifica, ossia tra individui della medesima specie, e aiutino a incanalare il suono verso il lungo condotto uditivo.
Questi felini, che accettano la presenza di loro simili solo durante l'accoppiamento e l'accudimento della prole, hanno la vista ben sviluppata e un udito sensazionale con cui percepiscono il rumore prodotto delle più piccole prede.
Una volta individuata la presenza di un possibile obiettivo, entra in gioco la vista acuta. La “lince africana” o “del deserto”, quando caccia è così scattante e tenace da avere la meglio anche su prede grandi il doppio di lei.
Come il gatto domestico poi, il caracal possiede straordinarie doti acrobatiche e riesce a saltare fino a tre metri di altezza per abbattere con una zampata un uccello, tra cui le colombe e le pernici. Per questa ragione un tempo in India e Iran veniva addomesticato e addestrato per la caccia ai volatili.
Altre vittime predilette da questi predatori dalla dieta strettamente carnivora sono le procavie, le lepri, i roditori, le antilopi e le piccole scimmie, inoltre saltano senza problemi una recinzione di oltre due metri se c'è una pecora da agguantare. Dopo avere ucciso la preda spesso il caracal la trascina nella fitta vegetazione per consumarla indisturbato; se si tratta di un animale di grandi dimensioni, dopo essersi saziato lo ricopre con l'erba per camuffarlo tra la boscaglia e torna per finire il banchetto quando la fame si fa di nuovo sentire.
COMPORTAMETO E RIPRODUZIONE
Come la maggior parte dei felini, anche il caracal si attiva prevalentemente dopo il crepuscolo arrivando a compiere spostamenti anche di 20 km per notte in cerca di cibo. Di giorno riposa all'interno di cunicoli, fessure della roccia o dentro fitti cespugli, talvolta perfino nelle grandi cavità degli alberi.
È difficile riuscire ad avvistarlo, ma anche sentirlo non è un'impresa da poco. I vocalizzi del caracal sono infatti ridotti al minimo, qualche ringhiata e soffiata se sta fronteggiando un rivale e un forte suono tra l'abbaio e la tosse se intende richiamare un partner. Spesso però per ottenere le attenzioni di una femmina non basta un colpo di tosse, soprattutto i pretendenti lottano ad artigliate finché la femmina sceglie un compagno, dopodiché la coppia si sposta assieme per tre o quattro giorni durante i quali avvengono più copule.
Dal parto nascono massimo tre cuccioli, un bel fardello per la madre che deve occuparsene da sola finché non raggiungono l'eta dell'indipendenza, circa a 10 mesi.
Durante il primo mese di vita i piccoli restano nel nido dove sono nati, all'interno di una caverna o di una tana abbandonata, poi la madre inizia a spostarli continuamente mentre i piccoli imparano attraverso il gioco e assaggiano i loro primi bocconi di carne.