Grazie all’uomo, che ha cominciato ad addomesticarlo in epoca romana, e alla sua grande capacità di adattamento, il coniglio europeo, in origine presente nella Penisola iberica, in Francia e nell’Africa settentrionale, ha ormai colonizzato tutti i continenti a eccezione di Asia e Antartide. Il suo habitat preferito è rappresentato dai terreni secchi ed erbosi con cespugli e boschetti, ideali per costruire le tane.
Allo stato selvatico pesa tra 1,5 e 2,5 kg ed è lungo 38-50 cm, ma gli individui domestici possono essere più grandi. Tutte le circa 80 varietà esistenti di coniglio domestico derivano dalla specie selvatica.
I conigli sono ben noti per la loro capacità riproduttiva. Si accoppiano durante tutto l’anno e ogni nidiata è costituita da 5-6 cuccioli nudi, ciechi e completamente indifesi. La madre li allatta per 4 settimane e i piccoli raggiungono la maturità sessuale circa a 8 mesi.
L’età media è di 9 anni, con un tasso di mortalità nel primo anno di vita che supera il 90%. Oryctolagus cuniculus è un animale gregario e territoriale che, in abbondanza di cibo, preferisce vivere in colonie costituite da 6 a 10 adulti di entrambi i sessi. Il territorio è difeso dalla coppia dominante e, in caso di pericolo, le sentinelle allertano il gruppo battendo con forza le zampe al suolo.
La dieta erbivora del coniglio europeo è molto variegata e comprende piante erbacee, germogli, cortecce e radici, sebbene mostri di apprezzare anche le colture di mais, grano e i vigneti, tanto che in Australia, dove è stato introdotto, ha causato ingenti danni all’agricoltura. È predato da una grande varietà di carnivori tra cui i canidi, i felini, i mustelidi, i falchi e i gufi.
Classe: Mammiferi
Ordine: Lagomorpha ?
Famiglia: Leporidae
Specie: Oryctolagus cuniculus
Stato conservazione: prossimo alla minaccia (NT)