La caccia e la distruzione degli habitat hanno ristretto la distribuzione del cervo nobile, una volta presente in gran parte dell’emisfero settentrionale e oggi, invece, diffuso solo nei boschi aperti, dal livello del mare fino ai 3.000 m di altitudine, d’Europa, Nord Africa, Asia Centrale, Siberia, Estremo Oriente, Nord America e Canada.
Il dimorfismo sessuale è evidente in questi grandi erbivori, con i maschi che sfoggiano imponenti corna (palchi) larghe fino a 150 cm e sono più pesanti e grossi: mediamente 331 kg contro i 241 kg delle femmine. Ogni anno, terminato il periodo degli accoppiamenti, i palchi cadono ma dopo circa quattro mesi si sono già riformate delle nuove corna. In base al sesso, i cervi sono alti al garrese da 75 a 150 cm e lunghi, dalla punta del naso alla coda, 160-270 cm.
I maschi diventano molto aggressivi durante la stagione riproduttiva, quando emettono un tipico richiamo, il “bramito”, per rivendicare il possesso delle femmine sugli altri pretendenti. I combattimenti possono essere così violenti da ferire o addirittura uccidere il rivale; in questo modo il vincitore conquista il diritto di accoppiarsi con tutte le femmine dell’harem, solitamente non più di sei.
Dopo il parto, la madre e il suo piccolo si allontanano dal gruppo per alcune settimane, mentre al di fuori dal periodo riproduttivo i branchi di cervi diventano matriarcali (quindi è la femmina dominante che comanda!) e contano fino a 400 membri, perlopiù femmine, piccoli e giovani.
Durante la bella stagione il cervo nobile si nutre di erbe fresche, germogli, ramoscelli e grano maturo mentre d’inverno, quando la neve ricopre le fonti di cibo, si deve accontentare di cortecce, arbusti secchi e radici.
La durata media della sua vita è 20 anni.
Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodactyla
?Famiglia: Cervidae
Specie: Cervus elaphus
Stato conservazione: rischio minimo (LC)