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CERNIA BRUNA

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CERNIA BRUNA

Classe: Attinopterigi (Pesci ossei)
Ordine: Perciformes
Specie: Epinephelus marginatus
Famiglia: Serranidae
Stato conservazione: in pericolo (EN)

Caratteristiche

La cernia bruna è un abitate del Mediterraneo, dell'Atlantico orientale (dal Golfo di Guascogna all'Angola) e dell'Atlantico occidentale (dal Brasile fino alle isole Bermuda). Il suo habitat prediletto sono i fondali rocciosi ricchi di grotte e anfratti, in cui la cernia può nascondersi e mimetizzarsi, ma è frequente anche presso le pareti rocciose e i relitti. È presente dalla superficie fino a 300 m di profondità e si incontra soprattutto fra i 10 e i 40 m. Può superare 1 m di lunghezza e presenta un corpo abbastanza massiccio, una grande bocca carnosa e una pinna caudale ampia e arrotondata. La sua colorazione varia in base all'età e al periodo riproduttivo: normalmente è brunastra e costellata di macchie più chiare sui fianchi, ma la livrea può essere uniforme, più chiara o più scura. I maschi sono territoriali e durante la stagione degli accoppiamenti sfoggiano una colorazione di fondo particolarmente scura, blu-nera, con una serie di strisce argentate sui lati e dietro la testa.

Comportamenti

Epinephelus marginatus è un animale solitario, territoriale e molto longevo, che raggiunge i 60 anni di età. L'aspetto più curioso di questo pesce è la sua capacità di cambiare sesso a un certo punto della vita (specie proteroginica): le femmine raggiungono la maturità sessuale verso i 5 anni di età e, prima di raggiungere i 12 anni o comune quando pesano circa 7-8 kg, si trasformano in maschi pronti per accoppiarsi. Se però sono già presenti un numero sufficiente di maschi disponibili per la riproduzione, tale transizione non ha luogo e la cernia resta femmina finché c'è bisogno di rimpinguare la popolazione maschile. E. marginatus è un abile predatore, che si ciba di altri pesci, crostacei e molluschi. La qualità della sua carne, però, ha reso la cernia bruna una preda ambita dai pescatori; le eccessive catture hanno spinto la IUCN ad inserire la specie nella sua lista rossa e, attualmente, il prelievo di questo pesce è regolato o addirittura vietato.

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