I cavalli discendono da antiche popolazioni che un tempo pascolavano nelle steppe dalla Polonia fino alla Mongolia.
Come animale domestico è oggi presente in tutto il mondo, mentre sopravvivono solo pochi nuclei allo stato selvatico in Francia e Spagna e in alcune zone degli Stati Uniti occidentali e dell’Australia.
Il vero cavallo selvatico, in realtà, appartiene alla specie Equus przewalskii, considerata da alcuni scienziati estinta in natura e, nella migliore delle ipotesi, presente solo grazie a programmi di riproduzione in cattività. Attualmente esistono più di 300 razze di cavallo, differenti per aspetto e dimensione, con un peso che oscilla da 300 a 2.000 kg.
Per questi animali la vista e l’udito sono i sensi più importanti, come suggerito dalla grandezza degli occhi e delle orecchie. La coda, che può arrivare a sfiorare il terreno, spesso è utilizzata per scacciare gli insetti.
L’uomo ha cominciato ad addomesticare il cavallo circa 5.000 anni fa per i più disparati scopi, per esempio come animale da traino oppure come mezzo di trasporto, anche in battaglia. Ancora oggi il cavallo è allevato dalle forze dell’ordine, per le attività sportive oppure per puro diletto.
Questo equide vive in strutture sociali chiamate “harem”, dove è presente un solo maschio sessualmente attivo e numerose femmine con la loro prole. La gravidanza dura 11 mesi e dopo il parto il piccolo impiega meno di 20 minuti per mettersi in piedi e seguire la madre, che lo allatta per i successivi 7 mesi. Se allevato con amorevoli cure, un cavallo domestico può vivere fino a 50 anni.
Classe: Mammiferi
Ordine: Perissodactyla
Famiglia: Equidae
Specie: Equus caballus
Stato conservazione: non valutato (NE)