Come animale domestico, il cammello è diffuso in tutta l’Asia fino, a sud, alla catena dell’Himalaya. In natura, però, è seriamente minacciato dall’estinzione e sopravvive solo con piccole popolazioni nel deserto dei Gobi: 400-700 animali in Mongolia e circa 200 in Cina.
La principale caratteristica del cammello sono le due gobbe, che non contengono acqua bensì riserve di grasso (fino a 36 kg per gobba) da sfruttare quando il cibo scarseggia. Mediamente sono alti più di due metri e pesano fino a 500 kg.
I cammelli hanno sviluppato incredibili adattamenti per resistere negli ambienti aridi e inospitali in cui vivono.
Sopportano temperature che variano da -29 °C a 38 °C e affrontano le tempeste di sabbia sigillando ermeticamente il naso e le labbra e proteggendo, con una fitta peluria, gli occhi e le orecchie.
Sono animali erbivori che mangiano qualsiasi tipo di pianta, ma in caso di necessità possono nutrirsi di ossa, pelle e carne e, in condizioni estreme, anche di corde, sandali in pelle e... tende.
Possono resistere senza bere per molti giorni e, quando l’acqua è disponibile, ne ingeriscono fino a 114 litri in soli dieci minuti.
Il cammello, per placare la sete, può assumere anche acqua salata o salmastra e nella stagione secca si accontenta dei liquidi contenuti nelle piante. Questi animali si spostano da soli o in piccoli gruppi di massimo 30 individui. I cuccioli, accuditi dalla madre, sono molto precoci e subito dopo la nascita sono in grado di stare in piedi e perfino correre. Sono svezzati a circa un anno e mezzo e diventano sessualmente maturi a 5 anni di età.
I cammelli possono vivere fino a 50 anni.
Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodactyla
Specie: Camelus bactrianus
Famiglia: Camelidae
Stato conservazione: critico (CR)