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L’aragosta mediterranea

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Si aggira per i fondali con le antenne ben ritte per captare ostacoli o eventuali prede. Scopri tutto quello che c'è da sapere sull'aragosta mediterranea.

Presente nel Mar Mediterraneo e nell'oceano Atlantico, l'aragosta mediterranea abita i fondali rocciosi fra i 20 e i 70 m di profondità.

 

È un crostaceo inconfondibile sia per la colorazione, rosso-brunastra o violaceo-brunastra, sia per le lunghe antenne presenti sul capo che, ripiegate all'indietro, superano di molto la parte posteriore del corpo. Questo è suddiviso nel carapace e nell'addome: il primo, spesso e resistente, è caratterizzato dalla presenza di numerose spine, presenti anche sulle 10 “zampe” (il loro nome corretto è “pereiopodi”), mentre l'addome presenta numerosi segmenti, termina con una coda a ventaglio ed è di colore violaceo macchiettato di giallo. L'aragosta mediterranea raggiunge massimo i 50 cm di lunghezza.

Comportamenti

L'aragosta è un animale gregario che tende a occupare gli anfratti disponibili su una parete rocciosa oppure in un tratto di fondale. Di giorno resta al sicuro nella tana e di notte esce per cacciare. Le lunghe antenne hanno una funzione sensoriale e sono deputate sia alla percezione di ostacoli sia alla cattura del cibo, che generalmente è rappresentato da piccoli crostacei, molluschi, spugne, echinodermi, anellidi e alghe.

 

La riproduzione avviene in due periodi dell'anno: all'inizio della primavera, fra febbraio e marzo, e in autunno, fra settembre e ottobre. In questo periodo, Palinurus elephas tende a spostarsi in acque più profonde e sicure. L'accrescimento dell'animale, come per molti invertebrati, avviene attraverso la muta.

Tassonomia

Classe: Malacostraca (Crostacei)
Ordine: Decapoda
?Famiglia: Palinuridae
Specie: Palinurus elephas
Stato conservazione: non valutato (NE)

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