La Bibbia racconta che il diavolo tentò Eva travestito da serpente e, da allora, la lingua biforcuta dei rettili ha una fama pessima. Immeritatamente. Perché per serpenti e bisce la lingua “a due punte” è praticamente un “naso”, ed è innocua. La lingua, in realtà, è un organo importantissimo per tutti gli animali vertebrati: c’è chi la usa per lavarsi le orecchie, spazzolarsi, cacciare o spaventare i nemici. Grazie all’evoluzione.
«Circa 400 milioni di anni fa, durante il passaggio delle forme di vita dall’acqua alla terraferma, le branchie dei pesci si sono evolute nella lingua degli anfibi» spiega il naturalista Fabrizio Bulgarini. «Quando hanno fatto la loro apparizione rettili, uccelli e mammiferi, diversi per habitat e dieta, le lingue hanno dovuto adattarsi per motivi di sopravvivenza, sviluppando a volte abilità eccezionali» conclude l’esperto. Se un animale ti fa la linguaccia, quindi, guardalo bene. Potresti scoprire cose sorprendenti!
LA LINGUA DELLA TIGRE
Se la lingua del tuo gatto ti sembra ruvida, non è nulla in confronto a quella del felino più grande del mondo, la tigre, che potrebbe usarla per staccare la vernice da un muro. È quasi totalmente ricoperta da minuscoli e invisibili uncini (da 1 a 6 mm di altezza), chiamati “papille”, composti di cheratina, la stessa proteina di cui sono fatti unghie e capelli: è così ruvida da servire sia come spazzola sia come coltello da cucina. Per spellare le prede e renderle più... appetibili.
LA LINGUA...AIRBAG!
La lingua più straordinaria degli uccelli (e la più applaudita dallo scienziato inglese Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione) è la lingua del picchio. È così lunga (circa 10 cm) da riuscire a fare un intero giro all’interno del suo cranio, proteggendolo come un cuscinetto dalle vibrazioni prodotte dal becco mentre (con una velocità di impatto di 6-7 metri al secondo) buca i tronchi in cerca di cibo. Una volta terminato il lavoro di scavo, la lingua è utilissima per snidare larve e insetti nascosti nella corteccia degli alberi.
COME UNA FIOCINA SUPERVELOCE
La lingua dei camaleonti è un’infallibile arma con cui cacciano “a distanza” le prede. Ha una punta 400 volte più appiccicosa della nostra, si allunga fino a una volta e mezzo le loro dimensioni e cattura un grillo in 20 millesimi di secondo! Il record di velocità spetta al Rhampholeon spinosus, che “spara” la lingua passando da 0 a 100 km/h in un centesimo di secondo: cioè 280 volte più veloce di una Ferrari 488.
LA PIÙ LUNGA, LA PIÙ PESANTE
La buffa lingua dell’orso tibetano (Ursus thibetanus) può raggiungere una lunghezza di 25 cm, ma il primato tra i mammiferi, in proporzione al corpo, spetta al pipistrello Anoura fistulata: misura 8,5 cm, cioè più del suo corpo, che arriva a 6,7 cm. Meno sorprendente è il detentore del record di grandezza, la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus): la sua lingua è lunga sei metri, cioè quanto un’auto Rolls Royce, e pesa circa 2,7 tonnellate, più o meno come una cinquantina di persone!
LINGUE HORROR
Non sempre le lingue degli animali sono “innocue”: quella della tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii) è rossa e a forma di verme, serve per attirare prede come pesci, anfibi, serpenti e crostacei. Il pesce pagliaccio, invece, deve vedersela con il pidocchio mangia lingua (Cymothoa exigua), un crostaceo parassita che penetra nella sua bocca, si nasconde sotto la lingua per succhiarne il sangue, infine la atrofizza e la fa cadere. Poi ne prende il posto e vive “in simbiosi” con lo sfortunato pesce, sottraendogli parte del cibo.
UNA LUNGA PINZA... COLRO PUFFO
La lingua della giraffa è lunghissima (45-55 cm), viscosa e prensile: la usa per lavarsi occhi e orecchie, ma anche per strappare le foglie di acacia spinosa di cui si nutre (circa 34 kg al giorno). Ma è il colore la caratteristica principale: è blu-nerastra perché ricca di melanina (il pigmento che “colora” anche la nostra pelle quando ci abbronziamo) e serve a proteggerla dalle scottature del potente sole africano.
LA LINGUA STERMINATRICE D'INSETTI
Il formichiere gigante (Myrmecophaga tridactyla) ha una lingua “bazooka”, lunga e appiccicosa, in grado di uccidere termiti e formiche con una leccata, e tecniche di caccia ingegnose. Dopo avere “fiutato” le
tane attraverso le tracce odorose sul terreno, prima le scoperchia con gli artigli, poi “spara” la lingua, lunga
circa 60 cm, con raffiche fino a 150 volte al minuto, per non lasciare alle formiche il tempo di pizzicarlo.