Ha la testa che ricorda sia quella di un pesce delle profondità estreme, sia quella di un serpente (soprattutto per l'enorme bocca, che contiene centinaia di denti trilobati, cioè con tre punte) mentre il corpo può essere lungo fino a due metri, e assomiglia a quello di un’anguilla di dimensioni spropositate. È lo squalo dal collare (Chlamydoselachus anguineus), che per il suo aspetto non proprio "amichevole" viene anche chiamato mostro del Giappone!
UN ABITANTE DELLE ACQUE PROFONDE
Nonostante sia presente praticamente in tutti i mari del mondo, lo squalo dal collare è poco conosciuto perché vive a profondità che vanno dai 500 ai 1300 metri: la prima foto di un esemplare ritratto nel suo ambiente è stata scattata nel 2004, mentre il primo video che lo ritrae è stato filmato da alcuni pescatori in un parco marino di Tokyo (Awashima Marine Park).
Eccolo:
Questa specie, però, è stata descritta per la prima volta dalla scienza nel 1884, e i primi esempi di fossili con forme simili sembrano risalire almeno al Cretaceo medio superiore (circa 80 milioni di anni fa)! Ma visto che il suo aspetto non è molto cambiato, viene ancora oggi considerato come un "fossile vivente", cioè un animale che ha mantenuto caratteristiche "primitive" rispetto ad altri organismi simili che si sono evoluti.
UNA GESTAZIONE LUNGHISSIMA
Una delle cose più curiose, oltre al suo aspetto, riguarda la gestazione dei piccoli, che è una delle più lunghe tra gli animali, e raggiunge i tre anni e mezzo. Proprio a causa della bassissima natalità l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura comincia a considerare questa specie come “quasi minacciata”, anche perché sempre più spesso molti esemplari vengono catturati in modo accidentale, rimanendo impigliati nelle reti dei pescatori.