Le bufale sono sempre esistite, un po’ come esiste da sempre la voglia di raccontare (e ascoltare) storie. Ce ne sono alcune, però, anche nel mondo della scienza e della natura, che sono particolarmente longeve. Come il mito del suicidio di massa dei lemming (o lemmi), i piccoli roditori artici.
Sono ancora in tanti a credere infatti che, periodicamente, questi curiosi animali si buttino in gruppo dalla scogliera per porre fine alla propria vita, annegandosi nelle acque gelide dei mari.
A CACCIA DELLA VERITÀ
Il primo dovere di un detective della notizia, però, è quello di diffidare dalle spiegazioni facili che, nel caso degli animali, spesso attribuiscono loro comportamenti “umanizzati”, cioè propri degli esseri umani. E infatti, andando a scavare nella leggenda dei lemming, scopriamo che...
1 - È UN (PO') COLPA DI DISNEY
Nel 1958, la Disney produsse il documentario White Wilderness, in cui fecero la loro comparsa i “lemming suicidi”. Ma era una montatura: le riprese avvennero ad Alberta, una provincia del Canada, dove non ci sono lemming (e nemmeno il mare!); perciò ne venne importata apposta qualche decina e... il resto lo fecero i trucchi di montaggio. La storia completa la trovate su Attivissimo.net, il sito dello “sbufalatore” di professione Paolo Attivissimo.
2 - COME STANNO LE COSE: I LEMMING SI SUICIDANO DAVVERO?
A cicli della durata di qualche anno, le comunità di lemming possono passare dall’essere numerosissime allo sfiorare l’estinzione. Il motivo? La scarsità di cibo e in particolare di muschio.
Quando questo succede, cioè che vi sia scarsità di cibo, i lemming migrano in cerca di nuove scorte e alcuni muoiono. Probabilmente perché, in questi enormi raggruppamenti, cadono in acqua e, anche se sanno nuotare, annegano. Il suicidio, però, non c’entra!