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Il tardigrado, l’animale impossibile da uccidere

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È microscopico e lento, ma nessun altro animale ha dei superpoteri come i suoi!

Il tardigrado è un vero supereroe e per questo gli scienziati hanno cominciato a studiarlo. È minuscolo (da 0,05 mm a circa 1,2 mm di lunghezza) eppure, questo invertebrato il cui nome significa “animale che cammina lentamente” sembra proprio indistruttibile.

Non muore se respira gas tossici e nemmeno se subisce radiazioni devastanti per ogni altro essere vivente, uomo compreso. In più potrebbe sopravvivere alla caduta di un asteroide che sconvolgesse il clima della Terra: questo animale acquatico (gli anglosassoni lo chiamano water bear, orsetto d’acqua), può infatti vivere dappertutto e con qualunque clima, al gelo tremendo o sottoposto a temperature che incenerirebbero chiunque.

COM'È FATTO?

Il tardigrado è un esserino il cui corpo ha una testa e quattro “metameri” (segmenti), ciascuno dotato di un paio di zampe con unghie. Esistono tardigradi vegetariani, carnivori e perfino cannibali ma tutti quanti sono “eutelici”: possiedono, cioè, lo stesso numero di cellule per tutta la vita e, quando un individuo cresce, le sue cellule aumentano di volume, non di numero.

Delle oltre mille specie di tardigradi quelle chiamate Hypsibius dujardini e Ramazzottius varieornatus hanno... una marcia in più. Infatti, se l’ambiente è arido, producono delle sostanze (proteine) che impediscono che le loro cellule si danneggino, pur se private di tutta l’acqua. Poi si “spengono”, cadono, cioè, in una specie di letargo assoluto che riduce al minimo le funzioni vitali e possono stare in questo stato, senza cibo né acqua, anche per decenni finché l’ambiente non torna accettabile per il risveglio.

UN PATRIMONIO GENETICO...RUBACCHIATO!

Il segreto dei superpoteri dei tardigradi sta nel DNA, il sistema che trasmette alle generazioni successive le informazioni sulle caratteristiche della specie.

«Possono acquisire parti di Dna di altri organismi che vivono in ambienti difficili, come i batteri», racconta Thomas Boothby, biologo dell’università della Carolina del Nord (Usa). «Perciò potrebbero essersi impossessati di alcuni dei loro “trucchi” per la sopravvivenza».

Ci sono altri animali, in realtà, che sono capaci di inglobare nel proprio Dna parti di quello di altre specie ma nessuna, oltre l’orsetto d’acqua, può arrivare fino a oltre il 17%. Ecco perché conoscere a fondo le straordinarie capacità dei tardigradi potrebbe farci compiere delle scoperte esplosive. Per esempio, permetterci di essiccare i vaccini contro le malattie e conservarli a lungo, a temperatura ambiente anziché, come si deve fare ora, congelarli nell’azoto liquido.

Ancora una volta studiare le meraviglie della Natura, anche quelle dei piccoli orsetti d’acqua, può aiutarci a vivere meglio!

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