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Animali elettrici: esistono davvero?

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Animali elettrici: esistono davvero?
pixabay

Alcuni animali sfruttano i campi elettromagnetici per muoversi o per individuare le prede. Altri, invece, l'elettricità... la producono!

Sono molti gli animali che hanno a che fare con l’elettricità, ma bisogna distinguere tra quelli che la sfruttano per muoversi, procurarsi le prede o interagire con i propri simili e quelli che invece la producono.  Alla prima categoria appartengono, per esempio, i gechi o i ragni, che sfruttano i campi elettromagnetici per muoversi nello spazio. Alla seconda, invece, appartengono soprattutto pesci come le razze, che hanno un pungiglione elettrico sulla coda, o i pesci gatto e le anguille elettriche che possono addirittura dare la scossa!

Il geco si attacca alle pareti

Il geco riesce a camminare su qualsiasi superficie anche... a testa in giù! Gli scienziati che stanno studiando questo animale ipotizzano che il suo superpotere sia dovuto a un’attrazione di tipo elettrostatico tra i minuscoli peli che ha sui palmi delle zampe e la superficie su cui appoggiano (cioè tra molecole che si attraggono grazie a cariche elettriche positive e negative). Una specie di “colla” elettrica che li fa aderire perfettamente!

I ragni si spostano... volando

Anche i ragni sfruttano i campi elettromagnetici per spostarsi. Nell’atmosfera, infatti, ci sono particelle a carica positiva e altre a carica negativa, che si attraggono o si respingono. A contatto con l’aria i fili della ragnatela si “caricano” di elettricità e perciò, allo stesso modo dei tuoi capelli lunghi quando li strofini su un palloncino, si spostano. In questo modo i ragni possono aggrapparsi a loro e volare da un posto all’altro senza fatica!

L'echidna individua le prede

L’echidna è un animale davvero strano: è un mammifero ma depone le uova, sembra un formichiere ma ha il corpo coperto da aculei come i ricci, e le sue zampe sono dotate di artigli, perfetti per scavare buche. Un “mix” molto singolare! L'echidna è anche l’unico mammifero terrestre capace di percepirela presenza delle prede (nel suo caso, insetti) grazie a speciali recettori di elettricità che si trovano sull’estremità del muso stretto e appuntito.

Il pesce elefante ha un radar sulla coda

Il pesce elefante vive soprattutto nei fondali sabbiosi di fiumi e torrenti. E ha un’arma segreta nella coda, dove si trovano cellule che producono impulsi elettrici; grazie a questi si forma un campo magnetico che circonda il pesce. Le più piccole variazioni di energia all’interno di questo campo permettono al pesce elefante di captare la presenza di ostacoli (e quindi di orientarsi anche in acque torbide) e di intercettare eventuali predatori o prede e, quindi, di nascondersi o di... attaccare.

Le anguille elettriche danno la scossa

Le anguille elettriche sono pesci d'acqua dolce che si trovano soprattutto nei fiumi e nelle paludi del Sud America. Sui lati del corpo hanno delle cellule speciali, gli elettrociti, in grado di produrre vere e proprie scariche elettriche fino a 600 volt (il doppio di quella che possiamo prendere dagli apparecchi elettrici delle nostre case) che utilizzano per stordire le prede che poi catturano. Anche i pesci gatto e le torpedini hanno queste caratteristiche, anche se producono scariche elettriche molto meno potenti.