Il dodo, l'uccelo che non sapeva volare e che popolava le isole Mauritius, è forse l'esempio più conosciuto di come la presenza dell'uomo possa portare una specie animale alla sua completa estinzione.
Il tozzo uccello infatti scomparve definitivamente alla fine del '600, non molto dopo la colonizzazione di quelle terre incontaminate da parte di spagnoli e portoghesi.
L'Università di Cape Town (Sudafrica) sta provando a far luce sul caso. Analizzando le ossa di 22 esemplari infatti, i ricercatori hanno scoperto che il Raphus cucullatus, questo il nome scientifico del dodo, non aveva predatori naturali prima dell'arrivo dell'uomo.
A far scomparire l'uccello però, molto probabilmente non furono direttamente i cacciatori, come si pensava fino a poco tempo fa, ma gli altri animali che i coloni importarono in quelle zone.
Cervi, suini e perfino i topi infatti contendevano al dodo le limitate risorse del posto. In più i cani, molto meno docili dei nostri animali odierni, davano loro una caccia spietata, anche perché, non sapendo volare, i poveri dodi erano prede molto facili, così come le loro uova!