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FocusJunior.itAnimaliAnimali selvaticiIl gufo che…aveva paura del buio! Quando i rapaci notturni preferiscono le ore del giorno

Il gufo che…aveva paura del buio! Quando i rapaci notturni preferiscono le ore del giorno

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Il gufo che…aveva paura del buio! Quando i rapaci notturni preferiscono le ore del giorno
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Anche la natura è vittima di stereotipi. Ad esempio, siamo abituati a pensare ai rapaci notturni come a uccelli che si muovono soltanto quando è notte e invece alcuni di loro, come le civette, amano il sole. Ma subiscono il mobbing di altri animali...

Esiste davvero un rapace notturno che ha paura del buio e preferisce muoversi di giorno? In natura spesso identifichiamo gli animali con degli stereotipi: per esempio, parlando di gufi si crede che siano animali dalle abitudini solo notturne, ma non è sempre così.

L’evoluzione ha portato gli Strigiformi, l’ordine a cui appartengono i rapaci notturni, ad avere caratteri morfologici perfetti per la caccia nell’oscurità, tuttavia alcune specie, come la civetta (Athene noctua), il gufo di palude (Asio flammeus) e in parte l’assiolo (Otus scops), possono mostrare abitudini e attività diurne.

Il mobbing ai rapaci notturni

Durante il giorno, però, possono essere soggetti ad azioni di disturbo da parte di altri uccelli, in primis dei corvidi, ma anche di pennuti di dimensioni molto piccole come cince, rondini, usignoli e altri. Questo comportamento di disturbo e disorientamento, chiamato mobbing, si verifica durante le ore diurne, quando i rapaci notturni sono meno reattivi e subiscono la “rivalsa” di animali che normalmente sono le loro prede. Il mobbing limita in parte le attività diurne, ma le civette sono comunque abili cacciatrici di insetti e lucertole anche in pieno giorno.

Prendono il sole e fanno la doccia

In inverno, durante le giornate più soleggiate, le civette mostrano un altro curioso comportamento: il bagno di sole. Essendo animali abituati a climi miti, in inverno scelgono un posto per crogiolarsi al sole per molti minuti, restando quasi sdraiate, assopite dal tepore dei timidi raggi solari. In estate invece, durante i temporali, le civette danno vita, in pieno giorno, a vere danze sotto l’acqua piovana, usata per refrigerio e pulizia.

Chi invece è meno timido e affronta il sole senza paura è il gufo di palude, dal comportamento impavido, che caccia spesso in compagnia di rapaci diurni come albanelle e gheppi, preferendo decisamente inseguire le prede di giorno rispetto alla notte.

I rapaci notturni cantano di giorno

Un’altra dimostrazione sulla adattabilità dei rapaci notturni alla luce o all’oscurità ci viene offerta dal canto, che solitamente si sente di notte. In un recente studio, che ho condotto con Andrea Billi sulle popolazioni di allocchi in alcuni boschi dell’Emilia, sono emersi curiosi comportamenti territoriali. Il monitoraggio nel Parmense voleva verificare se una specie, spiccatamente notturna, come l’allocco (Strix aluco), fosse predisposta a cantare anche di giorno, qualora stimolata da richiami registrati. I dati raccolti dimostrano con sorprendente coerenza che, quando sollecitato con richiami acustici, l’allocco può mostrarsi reattivo nelle risposte anche durante il giorno.

Risultati che mostrano quanto i rapaci notturni, pur mantenendo una loro propensione alla vita nell’oscurità, possono trovare molteplici adattamenti anche all’attività diurna.

Questo è uno degli articoli che trovi su Focus Wild n. 158, in edicola a settembre 2024. Se vuoi ricevere Focus Wild a casa ogni mese, clicca qui e abbonati!