1. La foca comune (Phoca vitulina) è un mammifero che vive nell’acqua, come i delfini e le balene. Appartiene all’ordine dei Carnivora, in particolare al sottordine dei Canoidea (lo stesso di cani, orsi, procioni e lontre) e fa parte della superfamiglia chiamata Pinnipedia: i suoi "parenti" più prossimi sono quindi le otarie (che si distinguono perché hanno i padiglioni auricolari esterni e quando sono a terra camminano su 4 zampe) e i trichechi.
2. Vive nelle zone costiere d’Europa, dal Portogallo alla Scandinavia e all’Islanda, del Mare del Nord, del Mar Baltico e del Golfo del Messico. E' un animale marino, ma esistono anche specie che vivono in acque dolci, come la foca dagli anelli di Saimaa (Pusa hispida saimensis) che vive sul lago di Saimaa, in Finlandia. Quasi tutte, comunque, amano il freddo: le poche che vivono in zone in cui il clima è più caldo, come la foca monaca delle Hawaii (Neomonachus schauinslandi) sono in via d’estinzione.
3. Il suo corpo è ottimizzato per la vita acquatica: non hanno orecchie esterne (pur avendo un ottimo udito), le narici si chiudono durante il nuoto, le zampe anteriori sono corte e palmate mentre quelle posteriori formano un’unica “pinna”, perfetta per vivere e nuotare in acqua, assicurando una efficace spinta aerodinamica.
4. I baffi della foca si chiamano vibrisse, come quelle dei gatti, e sono ricchi di vasi sanguigni e terminazioni nervose. Funzionano come un
sonar: rilevano le vibrazioni create nell’acqua dai pesci, in modo che possa seguire facilmente la traccia delle prede.
5. La pelliccia protegge la pelle dell’animale quando si trova sulla terraferma mentre lo spesso strato di grasso sottocutaneo fornisce energia e isolamento durante la permanenza in acqua.
6. Mettono al mondo un solo cucciolo per volta e dedicano tutte le energie alla sua sopravvivenza. Spesso sono costrette a digiunare per
tutto il periodo dell’allattamento, per non lasciare i cuccioli incustoditi: ecco perché, prima di partorire, devono accumulare una discreta quantità di grasso che permetta loro di sopravvivere!
7. La foca è un animale carnivoro e si nutre per lo più di pesci, che caccia con immersioni che durano pochi minuti arrivando fino a circa 90 m di profondità. In alcuni casi, però, il pinnipede può superare i 400 m sotto il livello del mare e restare in apnea quasi mezz’ora!
8. Sulla terraferma sono lente e goffe, a causa del corpo tozzo e coperto di grasso e delle zampe posteriori fuse insieme, che rendono la loro andatura un buffo mix di scivolate e movimenti a zig-zag. Ma quando nuotano sono atlete formidabili e possono raggiungere anche i 25 chilometri all’ora, muovendosi con agilità in acque gelide e coperte dai ghiacci.
9. Le foche hanno un’ampia varietà di richiami per comunicare: li usano sia per difendere il territorio dai predatori sia per minacciare i maschi rivali. Sott’acqua, invece, emettono richiami per attirare le femmine: in questo caso i versi vengono amplificati dall’ambiente subacqueo, e possono arrivare fino a 30 chilometri di distanza.
10. Molte delle specie sono a grave rischio estinzione: la foca monaca (Monachus monachus), per esempio, era diffusa in tutto il Mediterraneo, il mar Nero e le coste nord-occidentali dell’Africa: ora, a causa dello sviluppo turistico delle coste e di catture accidentali, ne rimangono circa 500
esemplari. La foca della Groenlandia (Pagophilus groenlandicus), invece, è minacciata dai cambiamenti climatici e dalla caccia dell’uomo, che uccide i cuccioli anche per la pregiata pelliccia.