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FocusJunior.itAnimaliAnimali selvaticiCosa fare se ti punge un calabrone e gli errori da evitare

Cosa fare se ti punge un calabrone e gli errori da evitare

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Cosa fare se ti punge un calabrone e gli errori da evitare
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Se ti punge un calabrone controlla prima di tutto se il pungiglione è rimasto incastrato nella cute e in quel caso rimuovilo subito. Se sei una persona allergica, dovrai andare immediatamente al pronto soccorso.

Il calabrone è un insetto imenottero, della stessa famiglia delle api e delle vespe (infatti il nome scientifico è vespa crabro), ma le sue punture possono risultare più dolorose e fastidiose perché rilascia una maggior quantità di veleno. Non al punto, comunque, da risultare mortale per l'essere umano, ad eccezione di chi è allergico.

L'estate purtroppo è un momento abbastanza favorevole ai piccoli incidenti di questo tipo perché si trascorre tanto tempo all'aria aperta. Di solito la puntura è un meccanismo di difesa e non di attacco, come qualche volta si crede. Quindi in linea generale, quando vedi un calabrone cerca di rimanere fermo o di allontanarti lentamente senza fare gesti bruschi che potrebbero spaventarlo. Ma vediamo meglio cosa fare in caso di puntura:

I sintomi

I sintomi principali della puntura di un calabrone sono dolore, rossore e gonfiore nell'area interessata. Si manifestano subito dopo l'episodio e non dovrebbero durare più di un giorno. A volte dopo il bruciore dei primi minuti subentra un prurito anche intenso ed è possibile che insorga una reazione cutanea simile all'orticaria.

Se però sei allergico subentreranno probabilmente delle reazioni più gravi come le vertigini, il pallore e soprattutto le manifestazioni tipiche dello shock anafilattico: difficoltà respiratoria, aumento della sudorazione e perdita di coscienza.

Cosa fare se ti punge un calabrone

Se ti punge un calabrone, prima di tutto cerca di mantenere la calma. Controlla se il pungiglione è rimasto all'interno della ferita e in quel caso dovrai subito rimuoverlo. Dopodiché cerca di disinfettare la zona colpita e di tenerla pulita per evitare infezioni: lava bene la pelle con acqua e sapone, meglio se con acqua fredda per ridurre gli effetti dell'infiammazione, come il dolore. Puoi anche mettere del ghiaccio ed eventualmente chiedere ai tuoi genitori se possono aiutarti ad applicare una pomata a base di corticosteroidi.

Tieni poi monitorata la situazione e cerca di capire quello che sta succedendo. Nella maggior parte dei casi, la puntura di calabrone è una scocciatura innocua, ma è possibile che i sintomi peggiorino e non passino nemmeno con le pomate adatte. A quel punto, dovrete andare dal pediatra e chiedere quali farmaci dovresti assumere. È possibile ad esempio che ti prescriva degli antistaminici.

Per chi è allergico, invece, è consigliato avere sempre con sé una dose di adrenalina, il medicinale di emergenza per evitare che insorga lo shock anafilattico. E se ti punge un calabrone o un qualsiasi imenottero (come api o vespe) avvisa subito un adulto che è con te in modo che ti porti subito al pronto soccorso.

Come togliere il pungiglione

Di rado il pungiglione rimane incastrato nella cute, ma quando accade è necessario rimuoverlo subito per evitare una possibile infezione. Per rimuoverlo ti puoi aiutare con un oggetto dai bordi smussati e raschiare la zona della ferita, oppure con una pinzetta per sopracciglia. Prima di procedere, però, abbi cura di disinfettare gli strumenti che intendi utilizzare.

Cosa non fare se ti punge un calabrone

Non è facile, ma se ti ha punto un calabrone dovresti evitare di andare nel panico e commettere alcuni errori molto comuni come fare dei gesti bruschi e avventati. Se infatti il pungiglione non si è staccato e l'insetto sta ancora ronzando vicino a te, potrebbe attaccare di nuovo.

Cerca poi di non grattare la zona della puntura, perché potresti provocare dei micrograffi con le unghie che favorirebbero l'insorgere di infezioni. Se noti che i sintomi peggiorano, avvisa subito i tuoi genitori. È importante capire quando è il momento di rivolgersi a un medico o addirittura di andare al pronto soccorso.

Come agisce il veleno del calabrone

Quando il calabrone ti punge, rilascia del veleno che di solito è in quantità troppo ridotte per poterti fare del male, a meno che tu non sia allergico. Il pungiglione è infatti collegato a ghiandole velenifere che secernono una sostanza composta da elementi tossici e altri con attività allergenica. I primi provocano vasodilatazione ed eruzioni cutanee, oltre a essere i responsabili del dolore che avverti. I secondi possono stimolare una reazione allergica che negli individui sensibili risulta anche molto grave.

La puntura del calabrone è mortale?

No, la puntura del calabrone non è mortale, a meno che tu non sia allergico al veleno. In quel caso potrebbe risultare fatale, se non si interviene tempestivamente.

Di norma, però, le sostanze tossiche che vengono rilasciate, come ad esempio l'istamina, sono in concentrazioni troppo ridotte per poter essere dannose. Se però sei particolarmente sensibile a una delle componenti del veleno, è possibile che dopo la puntura si manifestino sintomi più intensi del solito, senza arrivare alle reazioni più gravi.

Quanto dura l'effetto della puntura

I primi sintomi si manifestano subito dopo la puntura del calabrone e di solito la fase acuta dura circa 30 minuti. Dopo di che, le reazioni iniziano a diventare meno intense fino a scomparire del tutto nel giro di un giorno al massimo. Se ti accorgi che proseguono anche in seguito, chiedi subito un parere al pediatra.

FONTE: Ospedale Niguarda;