Il 10 agosto è il World Lion Day, cioè la giornata mondiale del leone: il predatore più conosciuto e amato, il re della savana che è protagonista anche di tante fiabe e di film famosi. Ma nonostante la loro fama di animali possenti e imbattibili, i leoni sono oggi in grave pericolo: scopriamo insieme perché.
L'Africa è il continente in cui si trovano la quasi totalità delle specie di questo felino, ma il numero di individui è calato drasticamente nell’ultimo secolo: agli inizi del ‘900 si potevano contare 200 mila individui, oggi ne sono rimasti meno di 30 mila. Nel Nord Africa, in particolare, la specie è ormai estinta, mentre nell’Africa occidentale rimangono poche centinaia di individui. L'unica sottospecie di leone che vive in Asia, il leone asiatico o leone di Gir (Panthera leo persica) è in grave pericolo di estinzione: più piccolo e più chiaro del cugino africano, sopravvive in India nel Parco Nazionale di Gir in poche centinaia di esemplari.
In natura il leone non ha grandi nemici, essendo al comando della catena alimentare. Ma è l'uomo il suo principale nemico: il conflitto diretto e indiretto con l’uomo e il bracconaggio, legato anche al commercio illegale di pellicce e altre parti del corpo, sono infatti tra le cause principali della diminuzione della popolazione di questo felino, che nella lista rossa dell'Unione per la Conservazione della Natura (IUCN) viene classificato addirittura come "vulnerabile"!
Le altre minacce principali per la sopravvivenza di questo grande felino sono il degrado dell'habitat e la costante diminuzione delle prede di cui si nutre. Cercare di salvare questa specie, quindi, significa anche proteggere i territori dell'Africa sub-Sahariana in cui vive: i leoni, infatti, sono diventati animali iconici che attirano ogni anno milioni di turisti nelle aree dove vivono, contribuendo a salvaguardare questi territori e a garantire i servizi essenziali come l’acqua per le città che si trovano in queste zone.