Spesso i gatti amano fare due passi a... quattro zampe fuori di casa per poi tornare, a volte, anche la sera tardi.
Ti sei mai domandato dove si vadano a cacciare? E, soprattutto, cosa facciano durante questo loro vagabondaggio felino?
Se lo sono chiesto anche i veterinari del Royal Veterinary College e delle Università di Lincoln e di Bristol, in Gran Bretagna, che hanno organizzato un singolare esperimento.
A 50 gatti è stato messo un collare con gps e telecamera. Il gps è uno speciale ricevitore che, grazie al segnale radio che riceve da una flotta di satelliti che orbitano attorno alla Terra, determina la posizione esatta in cui si trova chi ha in mano (o al collo!) il gps.
Sfruttando il gps, i mici sono stati controllati, giorno e notte, sia in casa sia durante le loro scorribande fuori, nel paese di Shamley Green (Inghilterra).
Grazie a questo esperimento gli scienziati hanno scoperto che i gatti domestici , anche quando stanno molte ore fuori dalla casa in cui vivon,o si allontanano poco, al massimo una cinquantina di metri .
Le tracce sulla mappa indicano i percorsi seguiti dai mici durante i loro giretti in libertà. Come
vedete, nessuno di essi è andato molto lontano da casa.
L'esperimento ha messo in evidenza, invece, il diverso carattere dei gatti coinvolti . Ecco qualche esempio.
Deebe era nuova nel quartiere e si è allontanata a perlustrare il territorio molto di più dei 50 metri della media felina. Si è messa a gironzolare in un'area di varie centinaia di metri.
Kato e Phoebe , invece, vivevano da molti anni a pochi metri l’uno dall’altra ma non sono mai andati d'accordo. Anzi, si stavano proprio antipatici. Per questa ragione evitavano in ogni modo di incontrarsi . E quando capitava facevano finta di non vedersi (che è comunque meglio che fare a botte )!
Poi c'era Claude , micione abituato a a invadere i territori altrui ma con furbizia: ci si infilava, infatti, solo quando gli altri gatti non erano in vista perché erano a fare i loro giretti abituali.