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26 agosto, giornata internazionale del cane 2024: quattro storie di compagni di vita davvero fedeli

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26 agosto, giornata internazionale del cane 2024: quattro storie di compagni di vita davvero fedeli
Getty Images

Oggi è la Giornata internazionale del cane 2024 e abbiamo deciso di celebrarla ricordando quanto siano preziosi i nostri amici a quattro zampe che restano vicino a noi amandoci incondizionatamente. A San Rocco, nel comune di Camogli, esiste un Premio Fedeltà dedicato esclusivamente a loro.

Nel Dopoguerra a San Rocco, un paesino a picco sul mare nel Parco di Portofino nel comune di Camogli, comparve un cagnolino senza padrone. Pucci, così venne chiamato, si fece subito notare in paese perché amava la compagnia dei bambini delle scuole elementari e ogni mattina aspettava il loro arrivo sul piazzale della chiesa, punto di ritrovo per i piccoli di tutta la collina, per accompagnarli a scuola. Ricompariva poi durante l’ora della ricreazione e gironzolava scodinzolando tra i bambini intenti a fare merenda. Dei bocconi che riceveva in dono, ne nascondeva sempre una parte per il pasto serale.

Ogni giorno, per oltre dieci anni, Pucci aspettò la fine delle lezioni davanti alla scuola per riaccompagnare il gruppo di ragazzini fino al piazzale della chiesa. La sua storia ispirò la nascita del Premio Fedeltà del Cane, inaugurato il 16 agosto 1962 durante la festa patronale.

San Rocco, il protettore dei cani

Non è un caso che proprio in questo paese si celebrino il cane e le sue doti. San Rocco, infatti, non è solo il patrono del paese che ha dato i natali al Premio, ma è anche il santo protettore dei cani.

La leggenda narra che Rocco di Montpellier era in pellegrinaggio verso Roma quando scoppiò un’epidemia di peste, ma lui anziché fuggire si dedicò alla cura degli appestati. A un certo punto si ammalò lui stesso e nessuno volle più avvicinarlo, tranne un cane che ogni giorno gli portava un pezzo di pane sottratto alla mensa del suo proprietario, il signore del luogo. Un giorno il nobile signore decise di seguire il cane tra i tortuosi sentieri del bosco fino alla capanna di Rocco, che soccorse e curò. E il santo riprese il suo cammino.

Il piccolo Amon, vincitore del Premio Fedeltà del Cane 2021

Il vincitore del Premio Fedeltà del Cane 2021 è il piccolo Amon, il chihuahua di 4 anni e mezzo che per 80 interminabili ore ha vegliato la sua compagna umana, la signora Sandra, 71 anni, scivolata in un dirupo durante la passeggiata con i suoi cani: Amon e il border collie Oscar.

Proprio i guaiti del cagnolino hanno attirato l’attenzione dei soccorritori, che per quattro giorni e tre notti avevano battuto la zona senza successo, anche con l’aiuto dei cani molecolari. Le ricerche erano partite non appena i parenti si erano accorti che la signora Sandra era sparita. Il secondo giorno era stato ritrovato Oscar, bagnato e infreddolito, ma di Sandra nessuna traccia. Una falsa pista aveva portato fuori strada i soccorritori, che al quarto giorno di ricerche avevano iniziato a perdere le speranze, finché verso sera uno di loro ha sentito guaire nel dirupo!

Sporgendosi il gruppo di soccorso ha visto la donna, miracolosamente ancora viva, adagiata a un albero spezzato che aveva frenato la caduta nel vuoto. Amon era accucciato sul collo della donna, come a volerla proteggere e riscaldare. Sebbene sfinito, i soccorritori hanno raccontato che non ha perso di vista la sua padrona neppure per un secondo, e anche quando gli hanno fatto le feste e dato da bere, il chihuahua ha avuto attenzioni soltanto per lei.

Il compito di Anubi: proteggere la sua padroncina

Il compito di Anubi, un incrocio tra pastore tedesco e groenlandese di 3 anni, è proteggere Rebecca, la sua amica umana di 18 anni che soffre di crisi epilettiche. Ed è quello che ha fatto una sera di gennaio a Lainate,  nell’hinterland milanese, quando Rebecca si è sentita male in strada ed è caduta a terra. In automatico è partita la chiamata di allarme alla madre, che una volta sul posto ha subito notato l’assenza di Anubi.

Quando Rebecca si è ripresa non voleva salire sull’ambulanza senza il cane, ma ogni ricerca è stata vana fino a quando è stato segnalato ai carabinieri un animale ferito a poca distanza dal luogo in cui Rebecca si era sentita male. Probabilmente, nel tentativo di difenderla, Anubi era stato investito e la macchina era fuggita senza prestare soccorso. L’incidente ha gravemente ferito l’eroico cane, ma Anubi è forte e dopo un delicato intervento è tornato in perfetta forma, pronto a proteggere la sua Rebecca in ogni momento, soprattutto quando è più fragile.

I cani come Anubi cambiano la vita del malato, che attraverso la relazione di fiducia con il compagno a quattro zampe ritrova la sicurezza e la serenità per affrontare il mondo. Senza paura e senza più sentirsi solo.

Nicoletta che si è meritata una statua

All’ingresso del cimitero di Panza, sull’isola d’Ischia, si viene accolti dalla statua di un cane accompagnata da una targa che recita: «In ricordo di Nicoletta, dolce cagnolina che non ha mai lasciato la tomba del suo padrone dando agli umani una lezione di fedeltà e amore».

Questo monumento è dedicato a una meticcia che per dieci anni ha vegliato la tomba di Alfred, l’uomo di origine tedesca che fino al 29 gennaio 2009 era stato il suo padrone. Durante la sepoltura la cagnolina si aggirava per il cimitero, poi si era accucciata accanto allo scavo predisposto per il feretro di Alfred. Da allora non ha più lasciato quel luogo, scegliendo di rimanere accanto al suo compagno giorno e notte. Una dedizione che ha commosso tutto il paese.

Molti si sono mobilitati per lei: il custode del cimitero si è assicurato che avesse una cuccia riparata per le notti invernali, i volontari della Lega del Cane le hanno garantito le cure necessarie ed Enrico Mattera, in particolare, non l’ha più abbandonata dopo averla incontrata mentre era in visita alla tomba del padre, mancato di recente. Da allora Enrico ha visitato la cagnolina ogni giorno e se n’è preso cura con grande amore e con il rispetto dovuto a un cane che ha scelto di vivere nel ricordo della persona amata fino all’ultimo. Il 25 maggio 2019 Nicoletta si è addormentata per sempre, con la zampa nella mano del suo amico Enrico.

 

[Questo articolo era stato pubblicato sul numero 126 di Focus Wild di gennaio 2022]