I gatti vivono in tutti i continenti (Antartide esclusa) e, fra gli animali domestici, sono di gran lunga i più numerosi: secondo l’organizzazione internazionale Ecology Global Network, al mondo ce ne sono circa 600 milioni. In Italia, i mici di casa sono sette milioni e mezzo, un milione in più dei cani.
(Leggi anche: sai tutto sul gatto domestico?)
Il felino più piccolo del mondo è il Singapura, un gatto di razza asiatica che non supera i 3 kg di peso. Il più grande, invece, è il “ligre”, un incrocio fra leone e tigre ottenuto in cattività: Hercules, l’esemplare ospitato in uno zoo del South Carolina, è lungo quasi 3,5 m e pesa 418 kg!
Sapete come mai l’erba gatta piace tanto ai mici? Contiene nepetalattone, una molecola che ha una certa affinità con i feromoni sessuali dei felini e li fa andare letteralmente in visibilio. Un effetto simile è provocato anche dalle... olive, per le quali i gatti hanno un debole.
Nel Medioevo, “gatto” era il nome di un tipo di macchina d’assedio. Anche il “gatto delle nevi” è una macchina, un cingolato che si inerpica sui pendii innevati con agilità felina. “Gatta pelosa”, infine, è l’altro nome della processionaria, un bruco dannoso per le piante.
(Leggi anche: come si chiama il gatto? I nomi più rari e i più diffusi)
In Sudamerica, El Gato è un soprannome comune per i portieri di calcio particolarmente acrobatici. Il più famoso di tutti, però, è El Gato Diaz: protagonista di un racconto di Osvaldo Soriano, para un rigore battuto... una settimana dopo essere stato fischiato.
Bastet era una delle più importanti divinità dell’antico Egitto, raffigurata come una donna con la testa di gatta. Nella città di Par Bastet, centro del suo culto, gli archeologi hanno ritrovato una necropoli di gatti sacri mummificati, con un tempio a loro dedicato.
A provocare l’allergia ai gatti non è il pelo dei mici, come spesso si crede, ma una proteina contenuta nella loro saliva. I gatti di razza siberiana ne producono poca e per questo sono spesso venduti (a caro prezzo) come gatti “ipoallergenici”.
Felix the Cat, gatto nero dal cuore d’oro, è stato il primo vero divo dei cartoni animati: ha esordito sullo schermo nel 1917, circa 11 anni prima del più famoso Topolino (Mickey Mouse). Altri gatti famosi sono Il Gatto con gli stivali, protagonista di una fiaba pubblicata nel 1550, o Il Gatto Mammone: una creatura magica della tradizione popolare italiana (un felino gigantesco, che secondo alcuni avrebbe le sue radici nel dio Maimone dei Fenici).
Se i cani a volte non emanano un buon odore, specie quando sono bagnati, i felini non danno questo problema. Anzi, profumano! O almeno è quanto deve aver pensato la giapponese Yamamoto Perfumery, che ha realizzato una fragranza all’aroma di gatto, in vendita a circa 10 euro.
Secondo uno studio, i 600 milioni di mici che abitano le nostre case deriverebbero da un solo progenitore: il gatto mesopotamico. L’incontro con l’uomo risalirebbe a 10 mila anni fa, quando è nata l’agricoltura e, con essa, il bisogno di difendere dai topi i raccolti nei depositi.