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Anche gli animali soffrono per le ondate di calore: come possiamo aiutarli

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Anche gli animali soffrono per le ondate di calore: come possiamo aiutarli
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Le nostre estati stanno diventando sempre più calde e purtroppo le ondate di calore hanno smesso di essere una novità. Ma per animali come i delfini, i falchi grillai o il diamante mandarino sono una minaccia diretta alla sopravvivenza.

Hai notato che le nostre estati sono sempre più calde? «Quando eravamo giovani noi non era così!» dicono i nonni. E hanno ragione. Il mondo si sta surriscaldando e gli eventi estremi che porta con sé, come l’alluvione dello scorso anno in Emilia Romagna, sono sempre più comuni. E non è tutto: il caldo intenso non solo è fastidioso, ma basta un’ondata di calore, appena tre o quattro giorni con temperature sopra alla media, per influenzare noi e gli altri animali.

Quali sono gli animali più colpiti

Inutile dirti che quando fa tanto caldo è più faticoso fare tutto: ecco, per gli animali è uguale! Pensa che il diamante mandarino (Taeniopygia guttata, un uccello che vive in Australia) fa persino fatica a cantare. I maschi, che normalmente fischiettano tutto il giorno per farsi belli con le femmine, durante le ondate di calore cantano meno e ai loro occhi risultano meno interessanti.

Ma gli effetti possono essere anche molto più gravi, per esempio nei delfini (Tursiops aduncus) che durante le ondate di calore possono anche morire. Per fortuna possono spostarsi in aree più fresche, ma lì, nuovo problema, i soli pesci a disposizione si nascondono nella sabbia. Ecco allora che i delfini devono ingegnarsi con nuove tecniche di caccia. E usano delle spugne per far uscire allo scoperto la loro cena.

Imparare nuove cose aiuta la sopravvivenza! I delfini non sono gli unici che rischiano la pelle, le ondate di calore colpiscono anche altri. Come le mamme di guppy (Poecilia reticulata, un piccolo pesce tropicale che molti hanno in acquario) che non riescono più ad avere i piccoli.

Una lezione per le generazioni successive

Ma non tutto è perduto. Sembra, infatti, che alcuni animali possano aiutare le generazioni future a vivere nelle nuove condizioni ambientali. Se mamma e papà riccio di mare (Heliocidaris erythrogramma) vengono esposti a un caldo eccessivo, i loro piccoli saranno meglio preparati ad affrontare una ondata di calore. Un po’ come accade a chi si allena: in gara è avvantaggiato rispetto a chi ci prova per la prima volta. Se questo fatto succedesse anche in altri animali potrebbe essere un modo, per i genitori, di proteggere i propri figli da ondate di calore future.

Salvare il falco grillaio dal caldo

Anche noi umani possiamo aiutare gli animali ad affrontare questa sfida, e lo stiamo facendo con il falco grillaio e il progetto Life Falkon: i ricercatori infatti studiano gli effetti delle ondate di calore sulle popolazioni italiane di questo rapace e come mitigarli.

Nei cieli di Matera volano tantissimi falchi. Sono grillai (Falco naumanni) e vivono in colonie sui tetti. I ricercatori li studiano per capire come aiutarli a sopravvivere. Una delle minacce principali sono proprio le ondate di calore, che colpiscono soprattutto i pulcini. Così i grillai si stanno spostando verso il Nord Italia, dove possono allevare i pulcini in aree meno calde. Ma lì i siti dove fare il nido scarseggiano e allora i ricercatori creano per loro comode casette.

L'articolo è stato scritto da Cleia Gasparini e Chiara Morosinotto, biologhe evoluzioniste presso l’Università di Padova