Il caldo estivo può rappresentare un problema non solo per gli umani, ma anche per i nostri amici animali. Tuttavia non tutti i metodi anti-afa che circolano sul Web risultano effettivamente efficaci, anzi alcuni rischiano persino di essere dannosi. Ma allora come possiamo proteggere cani e gatti dalle roventi temperature di queste settimane?
L'esperto Gérard Mangiagalli, medico veterinario e Presidente di Milano Natura ha risposto ai dubbi più comuni riguardanti il rapporto tra il caldo e i nostri animali, regalandoci anche qualche consiglio utile per aiutare cani e gatti a sopportare meglio le giornate più afose.
Le razze brachicefaliche, quelle con il muso schiacciato come bulldog inglese, bouledogue francese, o carlini, hanno maggiori difficoltà a fare entrare l’aria nei polmoni proprio per questa loro caratteristica anatomica, e quando arriva il caldo e l’umido fanno più fatica ad abbassare la loro temperatura corporea. Nei casi più gravi possono andare incontro al colpo di calore (la temperatura corporea arriva a 40-41°C con un grave stato di malessere che può portare l’animale alla morte). Per molti di questi animali in caso di caldo afoso è necessario un ambiente rinfrescato con aria condizionata.
I nostri animali hanno pochissime ghiandole sudoripare che si trovano sul tartufo e sui polpastrelli: non sudano per termoregolarsi (come invece fa l’uomo). Quando fa caldo aumentano la frequenza respiratoria e riescono ad abbassare la temperatura corporea attraverso la fuoriuscita di vapore acqueo dalla bocca. Lo stesso meccanismo di raffreddamento si può osservare anche dopo una corsa, quando i cani respirano a bocca aperta con la lingua fuori con un frequenza respiratoria elevatissima.
Alcune razze con il mantello non molto folto possono prendersi delle scottature. Nelle zone con la pelle bianca o con il pelo molto rado, come le orecchie in alcuni soggetti, è consigliata l’applicazione di una crema protettiva per evitare eccessivi arrossamenti. Anche i gatti (soprattutto se bianchi) possono scottarsi
in modo importante.
Cani e gatti sono animali omeotermi che, come l’uomo, devono mantenere sempre la stessa temperatura corporea (circa 38,5°C). Quindi, con l’arrivo del caldo, devono disperdere il calore in eccesso per riuscire a mantenere costante la temperatura corporea al fine di proteggere gli organi interni e soprattutto il cervello dal riscaldamento. Gli animali eterotermi, invece, come i rettili, non regolano la temperatura corporea. Il rialzo termico non provoca danni, mentre l’abbassamento delle temperature in alcuni casi induce al letargo.
Come succede agli uomini, gli animali anziani fanno più fatica a raffreddare il loro organismo per una ridotta capacità polmonare o per delle patologie cardiache degenerative tipiche di quell’età.Il loro organismo, quindi, è messo a dura prova e per questo motivo bisogna ridurre le uscite nelle ore più calde tenendoli in luoghi freschi e arieggiati. In città la passeggiata serale lunga può essere sconsigliata perché l’asfalto libera il caldo accumulato durante la giornata: è necessario portarli in zone verdi.
Se dopo una passeggiata il cane sembra particolarmente affaticato per la calura può essere utile bagnarlo con dell’acqua del rubinetto per dargli sollievo soprattutto sulle zampe, la testa e nelle zone con meno pelo.
La risposta è no. Questi accessori infatti possono dare un po’ di sollievo all’animale ma non riescono ad abbassare la temperatura corporea in modo soddisfacente. Quando siamo fuori aiutiamoli bagnandoli con acqua,mentre in casa l’aria condizionata può essere d’aiuto.
Articolo tratto da Focus Wild