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Lo scarabeo stercorario in un quadro di Maurits Cornelis Escher. Una famiglia di scarabei stercorari appare anche ne L'Era Glaciale 2 in una divertente scenetta. Uno degli amici dell'Ape Maia è uno scarabeo molto forzuto!

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Lo Scarabeo stercorario (Geotrupes stercorarius) è diffuso in luoghi erbosi e umidi, nei campi, nei boschi e in prossimità di sentieri e strade.

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Lo scarabeo sterocario scava profonde gallerie, lunghe anche due metri, in cui ammassa parte della materia fecale per deporvi le uova. Le sue lunghe gallerie concimano il terreno in profondità.

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Lo scarabeo stercorario affronta i problemi! Trasporta la sua pallottola di sterco lungo una linea retta e se incontra un ostacolo, cerca di superarlo scavalcandolo, senza cambiare direzione.

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Lo scarabeo era sacro degli antichi Egizi. Gli Egizi credevano, infatti, che l'insetto nascesse da una palla di sterco, per cui lo considerarono un'immagine dell'autocreazione. Il nome egizio dello scarabeo stercorario, kheper, significa "divenire" e simboleggia trasformazione e rinascita. Lo scarabeo racchiude simboli solari: con le ali aperte è l'immagine del Sole nel suo duplice cammino, ascendente e discendente; quando sotterra la palla di sterco rappresenta il Sole che cala dietro la montagna. Sul petto della mummia, o a volte al posto del cuore, veniva messo uno scarabeo (generalmente di oro e argento per unire i simboli di sole-luna) e si credeva assicurasse l'immortalità di chi lo possedeva. Lo scarabeo è tuttora considerato un amuleto.

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Lo scarabeo stercorario. Tutto sul piccolo animale così importante per il nostro ecosistema! Sacro agli antichi egizi e protagonista di tante storie!

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Lo scarabeo stercorario è per la parità dei sessi! Per preparare il nido compongono una pallina di sterco che rotolano fino ad una galleria verticale scavata dal maschio, profonda anche 50 cm, alla quale la femmina aggiunge numerosi tunnel laterali e orizzontali, lunghi fino a 20 cm, che terminano ognuno con un'ampia camera piena di escrementi con un piccolo spazio per deporre l'uovo.

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In seguito la camera viene chiusa con terra. La femmina deposita l’uovo sullo sterco così la prole ha cibo sufficiente a svilupparsi come larva e poi come ninfa, fino a raggiungere le dimensioni e la conformazione dell'insetto adulto. Una volta nati i piccolini crescono nutrendosi di sterco. Lo sviluppo dell'insetto richiede circa due anni e, anche se l'adulto è pronto in luglio, non uscirà dalla tana prima della
primavera successiva.

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Lo scarabeo stercorario è fondamentale per l'ecosistema: riesce a smaltire completamente in brevissimo tempo quantità colossali di escrementi. Nutrendosi degli escrementi permette ai minerali e ai nutrienti in essi contenuti di essere utilizzati da altri organismi, elimina lo sterco e attiva il ritorno dell'azoto nel suolo. Concimando i terreni, fertilizza pascoli e riduce anche i rischi da contagio da parassiti.