Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale degli elefanti: una data importantissima per un animale la cui sopravvivenza è seriamente in pericolo, soprattutto per colpa dell'uomo.
In Africa esistono due specie di elefante: il più famoso è l'elefante della savana (Loxodonta africana), mentre il "cugino" che ha dimensioni più piccole ed è meno conosciuto è l'elefante di foresta (Loxodonta cyclotis). Entrambe le specie, secondo la Lista rossa dell'IUCN (l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) sono minacciate di estinzione. Circa un secolo fa, infatti, i pachidermi di entrambe le specie nel continente africano erano circa 12 milioni. Oggi, secondo le stime più recenti, rimangono invece soltanto 415.000 individui. Se la popolazione dell’elefante di savana ha subìto una riduzione del 60% negli ultimi 50 anni, va ancora peggio per l’elefante di foresta, la cui popolazione negli ultimi vent’anni è passata da 270.000 esemplari a meno di 75.000.
Una delle cause principali della scomparsa di questo animale è il commercio illegale di avorio: a causa delle zanne ogni anno vengono uccisi oltre 20.000 elefanti, e negli ultimi anni il fenomeno delle uccisioni illegali si è ulteriormente esteso per la sempre più diffusa presenza di gruppi terroristici, che spesso gestiscono il commercio illecito di parti di animali selvatici, che rappresenta una importante fonte di guadagno per queste organizzazioni criminali. Basti pensare che in Cina il prezzo dell’avorio è triplicato tra il 2010 e il 2014, spingendo il bracconaggio illegale oltre ogni limite. Se gli elefanti devono sopravvivere, la domanda di avorio deve essere fermata.
Questi pachidermi svolgono un ruolo importantissimo nell'ambiente in cui vivono: oltre ad aiutare la germinazione di molti semi, mangiando più di cento frutti di alberi differenti, permettono la diffusione di piante in ambienti aridi come quelli della savana, e sono dei potenti "bulldozer" in quanto calpestano cespugli, abbattono alberi e creano sentieri e radure, creando spazi e habitat idonei alla presenza di molte altre specie.
La Giornata mondiale dell’elefante è stata fondata il 12 agosto 2012 dalla canadese Patricia Sims e dalla Elephant Reintroduction Foundation della Thailandia. Da quel momento Patricia Sims, che ha fondato anche la World Elephant Society, ha continuato a guidare la Giornata Mondiale dell’Elefante, e oggi collabora con oltre 100 organizzazioni per la conservazione degli elefanti in tutto il mondo, e coinvolge numerosi volontari che si battono per la sopravvivenza di questo importantissimo animale.