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Credits: Ipa-agency
Con un’apertura alare di appena 10 cm, le farfalle monarca (Danaus plexippus) coprono distanze incredibili. In autunno, milioni di esemplari migrano da Nord America e Canada fino al Messico, dove vanno a svernare dopo un volo di 4.000 km!

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L’uccello migratore che viaggia di più è la sterna codalunga (Sterna paradisaea). Ogni 6 mesi si sposta tra le aree polari degli emisferi Nord e Sud, seguendo rotte diverse per sfruttare la spinta dei venti. Fra andata e ritorno, percorre circa 70 mila km!

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Quando in Africa arriva la stagione secca, gli erbivori si mettono in cerca di pascoli verdi: ogni anno, più di un milione e mezzo di gnu e zebre lascia la Tanzania per il Kenya, dando vita a una delle più imponenti migrazioni del regno animale.

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Tra giugno e luglio, foche, delfini, albatri, sule, squali e anche molti subacquei si ritrovano lungo le coste di KwaZulu-Natal, in Sudafrica. L’occasione è la Sardine run, imponente migrazione di sardine (Sardinops sagax), che formano enormi banchi.

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Una delle migrazioni più spettacolari è quella dei granchi rossi del genere Gecarcoidea. I più famosi sono quelli di Christmas Island, un’isola a nord dell’Australia che, ogni anno, nella stagione delle piogge, viene coperta da un fiume di crostacei in marcia verso il mare.

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Le formiche africane del genere Dorylus abbandonano il formicaio quando il cibo scarseggia e si mettono in marcia. Formano colonne di milioni di individui, che mettono in fuga anche animali di grossa taglia: per questo sono chiamate formiche scacciatrici.

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La più lunga migrazione di un mammifero documentata è quella di una balena grigia (Eschrichtius robustus). Partita dalla costa russa del Pacifico, ha raggiunto quella messicana ed è tornata indietro, percorrendo 22.500 km in 171 giorni.

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Le tartarughe marine vivono e si accoppiano in mare ma depongono le uova a terra, nella sabbia. Per farlo, raggiungono le stesse spiagge dove sono nate, dopo migrazioni di migliaia di chilometri, orientandosi con il campo magnetico terrestre.

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I pipistrelli europei non migrano: d’inverno rallentano le funzioni vitali ed entrano in una sorta di letargo. In Africa, invece, ogni anno 8 milioni di pipistrelli della frutta (Eidolon helvum) oscurano il cielo spostandosi dalle foreste del Congo al Kasanka National Park, in Zambia.

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Durante la stagione secca, le locuste del deserto (Schistocerca gregaria) sono animali solitari. Con l’arrivo delle piogge, però, entrano in fase gregaria: si riproducono moltissimo e iniziano a migrare in massa, formando sciami anche di miliardi di individui, che divorano tutto quello che trovano.